Beijing Swimming Center, il Cubo d’Acqua
Entriamo nella futuristica struttura destinata a ospitare le gare di nuoto a struttura molecolare.
L’architettura del Beijing Swimming Center, ideato da Arup e PTW Architects, in associazione con lo CSCEC (China State Construction Engineering Corporation), e nasce ispirandosi alla naturale formazione delle bolle di sapone e alla soluzione, nota come “struttura Weaire-Phelan”, ideata dai due fisici irlandesi da cui prende il nome. L’infrastruttura del nuovo impianto delle vasche, che sarà la sede delle gare legate alle discipline acquatiche, è composta da poliedri ricorrenti che occupano lo spazio tridimensionale.
Il design del progetto associa l’acqua, come elemento dominante, ai riquadri, che hanno un ruolo di primo piano nella tradizione e nella mitologia cinese. I riquadri cubici e gli spazi interni, da cui fuoriescono dei gruppi omogenei di bolle, simboleggiano la presenza della natura alla base di ogni cultura. L’aspetto globale del centro acquatico è quello di un parallelepipedo composto da molecole d’acqua.
Il complesso rispecchia esattamente il suo nome richiamando anche la limpidità dell’acqua. La struttura della membrana, in cuscinetti gonfiabili, è composta di materiale plastico trasparente: ETFE (ethylene-tetra-fluoro-ethylene) un Teflon che reagisce al colore del cielo mutando il proprio, e cattura il 20% dell’energia solare in modo da scaldare l’acqua delle piscine olimpioniche. Inoltre, l’80% dell’acqua piovana raccolta sul tetto può essere riciclata per un nuovo riutilizzo. Questo progetto è il primo a portare in Cina l’utilizzo dello EFTE, oltre a essere, a livello internazionale, l’edificio che vanta il più grande e complesso sistema di membrane.
Il centro è stato progettato seguendo principi di design ecosostenibile: i materiali impiegati per la sua edificazione sono ecologici e si fa ampio uso di tecnologie che sfruttano le fonti energetiche rinnovabili. L’utilizzo della luce naturale, durante il giorno, riduce del 55% il consumo di elettricità. Il progetto del Watercube soddisfa tutti gli standard internazionali sui benefici sociali ed economici che strutture di questo tipo devono offrire. Tristram Carfrae, ingegnere Arup, ritiene che edifici strutturalmente validi debbano consumare meno materiali, energia, tempo e soldi, ma allo stesso tempo offrire il massimo in termini di sfruttamento degli spazi e di comfort.
La continua ricerca di soluzioni migliori, amalgamando materiali e persone per realizzare questa visione, è quindi un elemento indispensabile ancor più della realizzazione di ciascuna singola struttura. Proprio grazie alla ricerca, in particolar modo sulla struttura della membrana, lo staff è riuscito a portare a termine la costruzione senza che si rendessero necessarie modifiche al progetto originario. John Bilmon, direttore del PTW, ha convinto le autorità cinesi del valore effettivo dell’ETFE, e ha spiegato la sua superiorità in molti campi. Gli ingegneri e designer sono convinti che il look futuristico ben si adatta alla nuova mentalità cinese, tesa a costruire realtà architettoniche al passo con i tempi e che guardino molto lontano.

Il Beijing National Aquatics Center è un modello decisivo per le nuove strutture in costruzione a Beijing
Il designer strutturale di [H2O]3

Il National Swimming Center è l’unico edificio delle Olimpiadi costruito con il contributo dei compatrioti cinesi d’oltreoceano
La mente dietro il Watercube

Questo centro acquatico multifunzione è progettato in modo da usare tecnologia digitale, ridurre il consumo energetico e perfino riscaldare le vasche con l’energia solare, grazie all’EFTE, un materiale plastico davvero rivoluzionario
La scheda
http://www.ptw.com.au/index.html
Sito Ufficiale: http://en.beijing2008.cn/46/39/WaterCube.shtml
Photo by toehk

Ciao! My name is Dominique. I’m Italian and I’m proud to be a mix. My father was an Italian chemical engineer and high school teacher, with Greek and Polish heritage. My mother is Haitian, she was high school language teacher, with Dominican, Spanish, French, Portuguese, African and Native American heritage. Being a mix makes me appreciate to want to understand different cultures and lifestyles. I grew up in Italy, lived few years in Haiti, travel around main European capitals, lived seven years in China, six in Spain and UK. Traveling makes me feel that we can learn something from every situation in every part of the world.