Accesa discussione online sul patriottismo in Cina

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Una madre ed una figlia a Wuhan in occasione della fioritura degli alberi di ciliegie si sono recate nel parco “sakura” della Wuhan University per farsi fare dei ritratti.

Le due donne non sono passate inosservate e si sono immediatamente contraddistinte dagli altri cinesi che si sono recati per ammirare i fiori di ciliegia.

Le due infatti indossavano i tradizionali abiti giapponesi, ovvero dei kimono.

Per questo motivo molti cinesi si sono rivolti con astio nei confronti delle due donne ed hanno chiesto loro di andarsene.

Un gruppo di dieci ragazzini si è messo a seguirle insultandole.

La madre che dopo le pesanti offese ha cercato di consolare la figlia terrorizzata, ha riferito ad un reporter che la scelta di indossare i kimono era unicamente motivata dalla voglia di una bella foto ricordo vicino agli alberi.

Per loro i kimono erano esteticamente belli da associare ai ciliegi e null’altro, non si aspettavano di attirare così tanta attenzione.

Immediatamente sul web cinese è iniziato un acceso dibattito.

Su Sohu e alla domanda “La madre e la figlia dovevano proprio essere mandate via solo perché indossavano un kimono per farsi scattare delle foto?” Più di 7000 hanno risposto che non bisogna dimenticare la violenza che il Giappone ha inflitto alla Cina e per questo è necessario svegliare persone come loro.

Più di 6000 hanno sottolineato che le due hanno indossato il kimono solo per farsi scattare una foto e per questo bisogna essere maturi e tollerarlo senza arrivare a gesti estremi.

Alla domanda, su cosa pensano le persone sul fatto che madre e figlia, che indossavano dei kimono, per farsi scattare delle foto siano state scacciate le risposte sono state molto numerose.

Più di 46 mila hanno risposto che indossare dei kimono per farsi fare delle foto vicino agli alberi di ciliege in fiore significa compiere un’ingiustizia nei confronti dei martiri cinesi che sono morti durante la resistenza contro i giapponesi.

Quasi 20 mila hanno risposto che bisogna ricordare la storia, ma in questo modo i fiori di ciliegia e i kimono sono diventati una vittima della guerra.

Altri 20 mila credono che la passione delle due donne per i kimono possa rimanere un qualcosa di personale e che forse non era il caso di indossarli all’aperto.

Quasi 13 mila si chiedono perché ogni anno vi siano ciclicamente news di questo genere.

Vi è chi ha commentato che questo modo di pensare appartiene a persone dalla mente ottusa che non riescono a capire che i kimono giapponesi non rappresentano i militari giapponesi e che allora se si seguisse la stessa linea di pensiero bisognerebbe eliminare gli abiti nuziali all’occidentale ricordando i problemi passati e le controversie nate tra occidente e Cina.

Questa persona si vergogna di questa forma di nazionalismo ottuso che non riesce a distinguere i giapponesi dai militari giapponesi “fascisti”.

Indossavano il kimono unicamente per fare una foto e quindi non era necessario fare tutto questo rumore per nulla!

C’è chi ironizza e dice di aver capito perché i giapponesi nella Seconda Guerra Mondiale indossavano i kimono, ovvero perché sono divise da combattimento.

Chi si chiede come questi nazionalisti ottusi non si accorgono che la Cina è piena di macchine giapponesi, oggetti di elettronica nipponici, vestiti e cosmetici dal Giappone.

Ma vi è anche chi dice che pur odiando i giapponesi, sperando che in un futuro la Cina li distrugga tutti, vede questo episodio come una triste storia di bullismo, poiché non è questo il vero eroe patriota.

C’è chi si lamenta che in Cina vi siano delle persone che non hanno niente di meglio da fare e che, a loro parere, risulta ridicolo che a causa degli invasori dall’esterno ci si accanisca con i propri connazionali innocenti.

Come accade anche nei forum occidentali, anche in Cina vi sono risposte non dirette alla domanda del dibattito iniziale, ma agli utenti che hanno postato e commentato l’argomento.

Infatti un cittadino cinese rivolgendosi a tutti quelli che hanno scritto prima di lui , li accusa di essere degli inferiori complessati.

Ribadisce che la Cina è un grande paese e che in qualità di abitanti di una grande nazione è importante avere grande carattere.

Se qualcuno indossa un kimono bisogna fare finta di nulla, bisogna pensare ai fatti propri.

Secondo lui sono tutti dei grandi ignoranti se non riescono ad accettare che delle donne indossino dei kimono quando hanno accettato già tradizioni come i parchi a tema fioritura delle ciliege e li chiamano sakura! (Ndr. In Cina molti centri commerciali,di sauna e massaggi ed hotel, altamente frequentati dai cinesi si chiamano proprio Sakura).

In risposta al post vi è chi ha ribadito che la fioritura dei Sakura appartiene a tutta l’umanità (Ndr. Vero, ma solo in Giappone in effetti si chiama Sakura) ed anche se fosse, una pianta nata per la prima volta in Giappone non appartiene ai giapponesi!

Vi è chi ricorda che le piante della Wuhan University sono dell’epoca dell’occupazione giapponese ed è per questo che alcune persone si sono sentite offese nel vedere le due donne indossare dei kimono.

Chi indossa un kimono prima dovrebbe sapere la storia e capire che quello non era il luogo appropriato.

E che chi ha un interesse per i prodotti provenienti da un’altra cultura, dovrebbe avere anche delle basi storiche.

Su 163.com alcuni si sono chiesti perché non eliminare del tutto gli alberi alla Wuhan University, dato che oltre ad essere stati piantati dai giapponesi, i fiori di ciliegia, negli anni si sono cementati come fiore simbolo del Giappone.

C’è chi dice di non essere così sensibile all’argomento e che le due donne possono andare in Giappone ad indossare con fierezza i loro kimono, poiché esiste la libertà degli individui.

Ma che dal suo punto di vista un vero cinese in una strada cinese se si veste con il kimono è totalmente fuori di testa e lo stesso vale non solo per il kimono ma per qualsiasi abito di altre culture come possono essere il vestito tradizionale coreano, il sari indiano ed altri. (Ndr. Forse questa persona non riflette sul fatto che la maggior parte dei cinesi non si veste alla cinese ma usa abiti occidentali).

Chi vede le due donne eleganti allo stesso tempo però non nega di associare l’immagine del vestito al Giappone e che ciò non potrà mai cambiare nella sua mente.

Alcuni si sono infuriati sentendo dire che i fiori di ciliegia appartengono al Giappone perché ritengono che sarebbe come dire che i cactus appartengono al Messico.

Un post prende in considerazione che il kimono visto come abito non presenta nessun aspetto negativo, ma deve essere associato ad un occasione o ad una situazione.

Seppur considerato bello e usato da molti nel Cosplay, si chiede se vi è chi prenderebbe in seria considerazione la possibilità di indossarlo al museo del massacro di Nanjing.

Questo post infatti procede accusando le due donne di provocazione estrema dato che molti sanno del fatto che quei ciliegi sono stati piantati dai giapponesi nei periodi dei massacri.

Conclude che i kimono scelti dalle due sono così brutti che persino i giapponesi più nazionalisti si rifiuterebbero di indossarli.

Chi invita a non essere così estremi e a ricordare che stavano posando per una foto, che non stavano facendo nulla di irragionevole o innaturale.

Vi è chi ricorda che non vi era alcun diritto di impedirle di usare in pubblico il kimono dato che è “figlio” discendente dell’abito tradizionale cinese.

C’è chi ricorda che i gruppi di giovani che fanno Cosplay ai raduni o per le pubbliche strade cinesi indossano anche dei kimono, che a suo parere sono fatti meglio di quelli indossati dalla madre e dalla figlia.

Inoltre ricorda che anche se gli alberi di ciliegia si trovano in tante parti del mondo sono parte preponderante della cultura nipponica che li ha utilizzati come mezzo di promozione turistica per presentare le sue bellezze naturali e che ricorrono nella cultura dei manga e dei film.

Che è ridicolo dimenticare che molti protagonisti si recano a scuola attraversando viali alberati con i fiori di ciliegie, le leggende che hanno creato attorno a questi alberi e persino le canzoni popolari che hanno scritto in loro onore.

Per tutti questi motivi è innegabile che queste piante si siano fortemente radicate nella cultura nipponica.

Il numero dei giapponesi in abito tradizionale, in occasione delle cerimonie non è elevato, ma bisogna imparare a rispettare le tradizioni altrui.

Infatti confessa di voler prima o poi in occasione delle festività cinesi indossare abiti e sfoggiare un’acconciatura dei tempi delle dinastie, perché pensa sia cool.

Alcuni credono che per molti cinesi vi sarà sempre un sentimento contrastato verso il Giappone, ma che allo stesso tempo bisogna sviluppare un senso di civiltà e che se avessero assistito alla scena avrebbero provato un forte senso di imbarazzo per le due e le avrebbero viste ridicole.

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Chi ha commentato su KDNet ha scritto che si sorprende ancora di più che gli studenti patriottici di Wuhan abbiano lasciato intatti gli alberi di ciliegio senza abbatterli e bruciarli.

Sono poi sorprendenti da leggere post di alcuni studenti che hanno ribadito come la Cina sia un paese di uomini d’affari dato che la Wuhan University ha elevato la tassa d’ammissione all’università da centinaia di RMB a un migliaio proprio perché offre e deve curare il paesaggio degli alberi di ciliegio in fiore.

Chi commenta come ogni città cinese abbia abitudini diversi e ricorda che a Sizhou molte donne cinesi usino il kimono per strada senza problema.

Chi è a favore delle due scrive che l’amore per il bello non ha limiti e non si può fermare.

E’ interessante anche leggere di chi ricorda di una notizia di ChinaNews dove era emerso che alla Wuhan University era stata approvata una legge che invitava a non indossare i kimono nel campus durante la fioritura dei ciliegi.

Anni fa un fotografo professionista aveva affittato dei kimono per scattare delle foto ai turisti.

Negli anni ‘80 alcuni avevano persino affittato delle divise militari giapponesi per fare delle riprese nel campus durante il periodo della fioritura.

A causa di queste continue associazioni per la speculazione personale l’università aveva introdotto questa regola.

Quelli che si sorprendono dell’indignazione verso le due donne si chiedono perché questa gente non striscia le Honda e le Toyota e non estirpa tutti i ciliegi che vede.

Ma c’è chi dice che la Cina è mitica ed unica perché questa faccenda ha fatto emergere due forti estremi come l’amore e l’odio per il Giappone e che la Cina è fantastica perché può accadere di tutto.

Un tale clamore così forte non poteva passare inosservato ai media ufficiali che hanno ripreso l’argomento.

Il Procuratorial Daily ha infatti ribadito che madre e figlia non dovevano essere messe sotto accusa poiché avevano il diritto di farsi fare delle foto come preferivano ed indossando il kimono e che non stavano infrangendo nessuna legge cinese, ma allo stesso tempo l’articolo ha puntato anche sul fatto che gli alberi di ciliegie ed il kimono sono il simbolo del Giappone e che un cinese che crea tale binomio molto probabilmente ha dimenticato il passato storico ed è per questo che in realtà il ciliegio dovrebbe essere estirpato dall’universo.

Altri giornalisti cinesi hanno voluto ribadire che è vero che i cinesi sono stati aggrediti dai giapponesi e che per questo vi è ancora per alcuni un senso di rifiuto che colpevolizza anche i giapponesi che non sono stati i portatori delle colpe degli invasori, ma la cosa diventa ridicola quando nei fiori di ciliegia e nei kimono si insinuano i sentimenti di rancore dei colpevoli.

Che è necessario prendere in considerazione i limiti reali della promozione della tradizione culturale cinese e sapere distinguere cosa significa il patriottismo senza arrivare ad estremi assurdi come la condanna delle due donne.

Il Changjiang Daily ha chiesto ai suoi lettori di fare attenzione ad un tipo di patriottismo pazzo ed esaltato come questo.

Ha anche voluto far capire ai lettori come le due donne vestendosi in kimono non offendono nessuno, non mancano di rispetto e non sono una pubblica offesa alla morale come alcuni cittadini avevano scritto nei forum.

E’ infatti importante che ogni cittadino ricordi le reali posizioni della Cina attuale e rispetti il suo onore e che il vero patriottismo deve seguire le regole della società e che quindi deve rispettare i diritti delle persone.

Inoltre anche se gli alberi di ciliegie sono stati piantati dai giapponesi nella Seconda Guerra Mondiale, dopo molti anni sono diventati il simbolo della Wuhan University.

Per molti l’associare il kimono proprio a quelle piante significa provocare lo spirito patriottico cinese, ma è importante riuscire a sviluppare un patriottismo ragionevole che sia in grado di discutere ragionando.

Foto: news.163.com

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