Divorziare in Cina: risarcimento per perdita del partner

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Divorziare in Cina

Lo scorso 11 marzo Ma Lan, un deputato del National Congress, ha inoltrato una proposta di legge per una nuova regolamentazione sulle normative che regolano matrimonio e divorzio.

La proposta di legge si riferisce specificatamente al divorzio, ed in special modo in quei casi in cui uno dei due coniugi decide di lasciare il partner per consolidare la propria relazione extra coniugale.

Il deputato chiede che in questi casi, il non colpevole, ovvero il coniuge lasciato possa chiedere un compenso al terzo che è la causa della sua solitudine.

Questa proposta di legge non poteva passare inosservata, dato che in Cina il divorzio è un topic sempre molto forte.

Su Sina.com ed altri network come Tianya.cn si sono susseguiti molti post che hanno commentato la questione.

Su Sina, dove vi sono più di 8 pagine, oltre ai post vi sono stati 2162 voti favorevoli e 290 voti contrari.

I contrari dicono che è una legge ridicola, poiché ritengono che arrivare a prendere in considerazione un divorzio è una scelta motivata da delle reciproche responsabilità. Vi è chi si meraviglia di una proposta simile perché in Cina ai giorni d’oggi, anche se nelle realtà rurali è visto con sospetto, è una situazione all’ordine del giorno.

Chi fa queste considerazioni si domanda cosa stia accadendo ad una società che invece di progredire torna indietro.

C’è chi scende nel romantico e pensa che l’arrivare a trovare un altra persona è soltanto il frutto di un’emozione umana incontrollabile.

Alcuni si chiedono se una legge simile passasse quali potrebbero essere i criteri di applicazione e se uomini e donne sarebbero trattati alla pari.

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Una domanda concreta è su come la legge possa realmente essere in grado di risolvere i problemi di una coppia senza avere un quadro preciso del vero background dei fatti.

Infatti vi è chi si chiede come sia possibile capire se la moglie o il marito hanno optato per il divorzio e trovato un’altra persona poiché nell’ambiente familiare vi erano delle serie complicazioni.

Un commentatore molto scandalizzato, si chiede come si possa parlare di parte danneggiata/non colpevole, quando questa può essere una moglie frigida, una madre che non si occupa dei figli, o un marito violento, insomma non proprio delle realtà di persone non colpevoli, ma le vere cause della decisione del divorzio.

I più indignati, più che la proposta, hanno commentato le loro opinioni personali sul deputato, che vedono come una persona che non vive nel mondo reale, che nelle caldi estati trascorre le ore lavorative confortato dall’aria condizionata e poiché non conosce il mondo ha deciso di fare una proposta stupida.

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I post più estremi invitano a legalizzare la prostituzione, per diminuire il numero dei divorzi.

Ma i commenti più interessanti sono quelli dei cinesi che ben conoscono la nuova Cina ed i suoi recenti problemi.

Un aspetto della società contemporanea è quello di alcune donne che si sposano per interessi economici e che quindi, decidendo di divorziare per andare con un altro uomo più facoltoso, di sicuro risanerebbero la felicità economica dell’ex marito, già prosciugato delle proprie risorse monetarie.

Inoltre, una proposta del genere non tiene in considerazione dei piccoli imbroglioni e quindi invita le coppie che non vogliono più vivere insieme, ma allo stesso tempo vogliono ottenere un po’ di soldi a realizzare una messa in scena per poi spartirsi la somma ottenuta dalla terza parte.

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Quelli che fanno tutte queste riflessioni si preoccupano della salute mentale del deputato, poiché vi sono casi complicati ed al limite della realtà, legati alla sfera del matrimonio, divorzio e della truffa.

Inoltre vi sono inevitabili conseguenze da analizzare e prendere in considerazione che porterebbero portare a situazioni degradanti e  ancor più problematiche.

Coloro che sono favorevoli alla legge non riescono a capire come alcuni cittadini difendano la terza persona, la quale è cosciente di aver distrutto un nucleo familiare.

Si chiedono perché venga visto come stupida la richiesta di un rimborso, dato che, dal loro punto di vista, se due persone sono arrivate a sposarsi certamente vi era un sentimento reciproco (NDR. dimenticano i matrimoni combinati) e quindi per la perdita della persona amata ritengono giusto un risarcimento.

C’è chi ritiene che i congressi del governo sono davvero misteriosi e si chiede come mai venga fuori solo questa proposta di legge e non si sappia nulla delle altre.

La proposta di legge è stata anche giudicata come priva di romanticismo e pensata unicamente per ottenere del denaro.

Ma i più informati sulle leggi confermano che in Giappone è in vigore una legge simile, che autorizza al rimborso unicamente se si possono dimostrare delle autentiche prove dove i due si conoscevano in precedenza ed avevano già una relazione sessuale.

Chi vede la legge come il frutto di una società maschilista, ritiene che quelli che sono favorevoli credono che le donne abbiano perso la morale e siano disposte a tutto e per questo con questa legge pensano di fargliela ritrovare.

Ma molti cinesi favorevoli vedono unicamente la terza persona come un distruttore e per questo sono convinti debba essere multato, solitamente però, la terza persona arriva quando la coppia ha dei problemi e quindi non è la vera causa del divorzio.

Foto: QQ.com

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