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I cloni di PUMA in Cina diventano virali

Non tutti sanno che negli ultimi anni tra i giovani cinesi i falsi e i cloni sono diventati degli hot topic.

Nei numerosi siti web si trovano botta e risposta, immagini di falsi, tarocchi e copycat, ma ultimamente alcuni hanno iniziato a scherzare sull’argomento.

Vi sono infatti dei gruppi di persone che li trovano divertenti e il senso dell’umorismo e la voglia di comunicare hanno preso il sopravvento.

In effetti, un copycat che ricorda, ma che palesemente non può essere scambiato per l’originale, può diventare abbastanza divertente.

Questi cinesi, per il modo di pensare e vedere le cose, non si discostano ormai da molti occidentali.

Infatti, in occidente qualcosa del genere accade da moltissimi anni.

Nei paesi anglosassoni spesso si trovano magliette che hanno loghi e fonts che si riferiscono decisamente ad un marchio, ma ne storpiano il nome o prendono altri significati.

In molte città Europee si trovano T-shirt con  i tradizionali caratteri “Coca Cola” che compongono la parola “Cocaine” o che sostituiscono altri importanti marchi a parole ironiche o prive di significato.

Per alcuni cinesi il ricreare un logo o un marchio può diventare così anche  divertente.

Molti siti cinesi che hanno iniziato a collezionare le gallerie di immagini di cloni di Puma, hanno attivato la fantasia bizzarra di alcuni che hanno visto nel noto marchio sportivo le associazioni più crazy.

Questo fattore introduce un nuovo punto di vista sulla questione cloni.

In Italia a Venezia anni fa avevo visto nella vetrina di un negozio di abbigliamento, accessori e design, una maglietta con la scritta “D&G” che riportava sotto “Docce e Gabinetti”, molte persone che all’epoca hanno visto la T-shirt hanno riso per la battuta e non hanno pensato a contraffazione o altro, proprio come accade ad alcuni cinesi che si trovano di fronte ad elaborati copycat.

In Cina è davvero all’ordine del giorno trovare cloni e copycat, di differenti tipologie di prodotti, proprio per questo molti occidentali sono spesso dubbiosi anche se si imbattono in un prodotto originale che non ha passato il controllo qualità.

Tra i veri tarocchi che si trovano in giro, si possono individuare diverse tipologie di falsi: quelli che sono delle vere e proprie imitazioni, che vogliono essere scambiati per prodotti originali; quelli che si appropriano dei punti di riconoscimento e degenerano in combinazioni di lettere a caso; quelli che prendono le grafiche ma mantengono con fierezza il nome cinese (questo è il caso dei clonatori di Ferrero Rocher); quelli che citano dei punti di riconoscimento per approdare all’ironia.

Questi ultimi sembrano essere diventati i più popolari ed amati perché in un periodo come questo, in cui molti cinesi sentono la necessità di personalizzazione ed unicità, questa forma di contraffazione ed imitazione dei marchi viene vista come una prospettiva creativa e fantasiosa.

Le immagini

Foto: Sohu.com

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Dominique Musorrafiti

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