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La Green Gang e Du Yuesheng
La Green Gang (Qing Bang), nata come associazione di barcaioli, era una delle più importanti organizzazioni criminali cinesi operanti nella Shanghai coloniale, all’epoca città dalla fama controversa, spesso dipinta come luogo decadente e vizioso, nella concessione francese, nei primi anni del ventesimo secolo.
Sotto il controllo del suo carismatico capo Du Yuesheng (1888-1951), riuscì a controllare tutte le principali attività economiche della città.
Il traffico principale era l’oppio, il cui smercio era anche supportato dai vari signori della guerra che all’epoca erano i veri padroni della Cina.
La Green Gang giocò anche un ruolo importante nella Guerra Civile Cinese, divenendo uno dei protagonisti più efferati del Terrore Bianco, la famigerata campagna anti comunista portata avanti dal Kuomintang (KMT), con il massacro di circa 5000 scioperanti pro comunisti avvenuto a Shanghai il 2 febbraio del 1928, sostenuto anche dal leader nazionalista, il generale Chiang Kai-Shek, che conferì a Du, il grado di Generale dell’esercito Nazionalista.
Du “grandi orecchie” fu uno dei principali capi della Triade e segnò la decadente storia di Shanghai in modo definitivo.
Nacque nel 1887 a Pudong, l’attuale quartiere finanziario di Shanghai, ma all’epoca solo un sobborgo di Shanghai, e grazie alla sua determinazione, nel giro di soli 5 anni, scalò l’intera gerarchia della mala cinese, fino a conquistarne la vetta.
Ebbe sei figli da diverse mogli e concubine.
La gang manovrava i classici affari mafiosi come il gioco d’azzardo, il giro della prostituzione, lo spaccio di oppio, il riscatto, ma non tralasciò anche business più tradizionali, tanto da arrivare alla gestione diretta di una banca.
Du instaurò una proficua relazione collaborativa con con un alto ufficiale della concessione francese, Huang Jinrong, detto “il butterato”; la nuova coppia riuscì così a controllare tutti gli affari della zona.
Grazie alle sue amicizie altolocate come Huang oppure con politici come Chiang Kai-Shek, il suo potere fu enorme.
Controllava direttamente o indirettamente tutti gli operai, i manovali e i barcaioli della città. Di fatto chiunque era in suo potere. Persino i mendicanti dovevano dare una parte dei loro profitti agli uomini di Du.
Ma Du era una pedina utile sia per i francesi che per il Kuomintang per mantenere la concessione e la città stessa, tanto che non fu mai considerato un vero e proprio criminale, ma utile poiché era in grado di plasmare in una forma organizzata la mala locale.
Fu anche un “patriota” e dipanò molte energie per combattere l’invasore giapponese. Nel 1932 divenne un membro del Consiglio Municipale della Concessione Francese.
Curiosità

CinaOggi.it è un sito sulla Cina curato da Matteo Damiani e Dominique Musorrafiti. Il sito, dal 2002, cerca di offrire una panoramica sulla cultura cinese contemporanea e tradizionale.