100 RMB per una sola settimana?

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Vivere con 10 euro per una settimana

Per risolvere la crisi la Cina si domanda se si possa vivere con 100 RMB (circa 10 Euro)!

Nel mese di dicembre per i colletti bianchi cinesi è iniziato un periodo particolare. La pesante crisi ha portato il governo a chiedere a chi nel paese ha più disponibilità economica, di mettere mano al portafogli e provare a riflettere sul meltdown globale. E’ iniziato quindi uno esperimento tra le città più costose della Cina: Guangzhou, Shenzhen, Shanghai e Beijing dove si è chiesto ai colletti bianchi di cambiare il proprio stile di vita per venire incontro alla crisi finanziaria mondiale. Questi giovani tra i venti ed i trent’anni sono stati invitati a rinunciare, durante il periodo della settimana lavorativa, ovvero dal lunedì al venerdì, a tutte le “stravaganze” dispendiose. E’ stato creato un bollettino online dove tutti possono postare difficoltà o suggerire metodi per risparmiare e quindi aiutare altri nella loro situazione a trovare la possibilità di mantenere uno stile di vita senza “annientarsi”. Questo esperimento mette a disposizione 100 RMB, ovvero 10 Euro, per 5 giorni, senza extra che comprendono le spese di cibo, spostamenti per andare al lavoro, divertimento, shopping e sport. Per realtà occidentali questa cifra è davvero improponibile.

Tutti quanti quelli che hanno aderito all’iniziativa – non è stata un imposizione, ma una proposta – sono stati invitati a postare giornalmente sul bollettino comunitario i propri successi nel risparmio o le proprie perplessità. I media come CRIenglish riportano che vi sono stati lavoratori come Miss Tang, addetta ai servizi pubblici che ha rinunciato ad uscire in taxi. Ha riferito che investe i soldi esclusivamente per i suoi pasti di ristoro quotidiani e che come divertimento si è concessa unicamente i giochi di badminton con gli amici. Xinlang, sul bollettino collettivo ha riferito di avere rinunciato  al riso Thai rice, in parte, poiché i piatti che prepara usano un mix tra il suo riso preferito e quelli locali. Ha aggiunto che il nuovo sapore non le dispiace. Un’altra cittadina cinese ha rinunciato ad andare in palestra ed ha iniziato a praticare esercizio fisico nelle pause tra un ora e l’altra dell’ufficio, fa passeggiate nel parco e si esercita all’aperto quando può. Huilian, ha detto che la campagna sia ottima per i singles, perché molti eccedono nei propri guadagni settimanali. Questa realtà, secondo lei, è l’ideale per aiutarli nell’amministrare le proprie entrate, non diventare lascivi e imparare ad organizzarsi. Jiaguaiguai, che partecipa al diario online, vede l’esperimento non solo come un aiuto mutuale dei trentenni per risparmiare, ma un surplus per scoprire come divertirsi e soddisfarsi con poche esigenze. Ma le risposte non sono unicamente positive. Vi sono quelli che ritengono che spendendo poco per i pasti si causa della malnutrizione! Altri intravedono alcuni benefici, ma credono che non sia un’iniziativa da prendere alla cieca. Le persone dovrebbero controllare meglio le proprie finanze anche per dopo la campagna di sensibilizzazione.

 

Ma è veramente possibile vivere in Cina con 100 RMB alla settimana? Certo, stando veramente attenti alle spese quotidiane e riflettendo sulle necessità del momento e quelle del giorno dopo. Ma forse una realtà che non emerge dalle fonti cinesi è che molti colletti bianchi vivono una realtà internazionale. I colletti bianchi che sono inseriti in questi contesti frequentano, non solo nel fine settimana, i locali dove vi sono altri colletti bianchi come loro che si sono trasferiti dal resto del mondo in Cina. In queste realtà un pranzo, ovvero un sandwich più beveraggio arriva anche a 40 RMB (circa 4 Euro). Per costoro quindi la sfida diventa improponibile ed impensabile. Forse i più grintosi che riescono a coinvolgere magari qualche colletto bianco internazionale a mangiare in una tradizionale ed economica mensa o ristorante cinese. Forse un’altra sfida per alcuni colletti bianchi potrebbe quindi essere estendere la campagna agli stranieri residenti in Cina. Infatti nonostante il paese del dragone offra vantaggiose possibilità di risparmio vi sono ancora coloro che credono che per ottenere dei servizi garantiti in Cina si debba spendere e spandere. Coloro che comunicano concretamente con i cinesi invece possono conoscere i segreti del risparmio.

Foto: CinaOggi (MD)
Fonte:CRI

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