On The Edge

Estendendo l’argomento dei poliziotti sotto copertura oltre il punto in cui altri film possono essersi fermati, il compiuto On The Edge di Herman Yau segue un giovane poliziotto che fa fatica a tornare al reparto in uniforme regolare.

Regia: Herman Yau
Anno: 2006
Durata: 89′ min
Origine: Hong Kong

Per Harry Sin (Nick Cheung), che viene da un lungo periodo di servizio come “talpa”, non si tratta certo di un compito facile. Sin è stato mandato a fare l’infiltrato in una banda capeggiata dal boss Dark (Francis Ng) e, una volta catturato il suo obiettivo, riceve un attestato per il coraggio dimostrato, una gratifica irrisoria, una casa nuova e poi rimandato di pattuglia.

Ma quattro anni sotto copertura sono un periodo lungo, specialmente per un agente appena uscito dall’accademia di polizia. Da che parte sta Sin? Cat (Rain Li), sua fidanzata per due anni e hostess in un nightclub, non sembra avere fretta di riaccendere la fiamma della loro relazione.

E non aiuta neanche il fatto che il suo primo partner, una volta rientrato nelle forze regolari di polizia, sia Lung (Anthony Wong), un agente non particolarmente noto per la sua mano leggera coi delinquenti, e che gli investigatori dell’ufficio affari interni trattano con doveroso sospetto.

On The Edge segna il ritorno a un cinema più politicamente marcato per Herman Yau, che però qui cambia direzione.

Diversamente dall’ambiziosa battaglia di From The Queen To The Chief Executive o dal divertente mix di problemi sociali e commedia di Shark Busters, l’ultima fatica di Yau è più interessata a ricondurre alla normalità l’amara esistenza dell’ex agente sotto copertura, e alla crisi di identità che deriva da questo cambiamento radicale.

Come studio del personaggio, On The Edge è un film affascinante. Costruendo un intrigante supplemento ad altri film dalle stesse tematiche, tra cui la trilogia di Infernal Affairs, e con un montaggio alternato che passa velocemente da una all’altra delle due fasi della carriera di Sin, Yau dipinge un quadro che è lungi dall’essere piacevole.

Il giovane poliziotto sembra ancor più impotente per il fatto di non avere una famiglia a cui rivolgersi, e tutto è combinato in modo da offrire ben poche sorprese. Tuttavia, i realizzatori del film sono attenti ad aggiungere qualche momento leggero alla narrazione, sia facendo diventare il capobanda Dark una simpatica canaglia, sia inserendo qualche scena di inseguimenti e collisioni con le auto della polizia.

Nel complesso ruolo di Harry Sin, l’attore Nick Cheung aggiunge un’altra lodevole interpretazione drammatica alla sua filmografia dopo le sue recenti interpretazioni nella serie Election di Johnnie To.

Anthony Wong offre un altro numero di qualità nel ruolo del duro collega, mentre Francis Ng interpreta con il suo stile caratteristico un insolito e rilassato gangster. Per quanto riguarda i ruoli di contorno, Rain Li è molto brava nella parte di una ragazza della malavita che ha la sfortuna di innamorarsi di un infiltrato, mentre Derek Tsang interpreta abilmente il ruolo dell’ agitato amico di Sin.

Il buon livello degli interpreti sostiene la produzione, compensando l’aspetto altrimenti deprimente, e a volte da film a basso budget, di On The Edge e accrescendo l’interesse di questo dramma di Yau, di ampiezza narrativa un po’ limitata ma concentrato e ambizioso.

Tim Youngs

Ringraziamo il Far East Film Festival per la gentile concessione

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