Recensione de ‘La tigre e il dragone’ di Ang Lee

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Nello stesso anno de “Il Gladiatore” del mitico Ridley Scott, usciva il più grande successo del regista taiwanese Ang Lee (da tempo attivo in America), che ne ha seriamente conteso l’Oscar.

LA TIGRE ED IL DRAGONE – Wo Hu Zanglong di Ang Lee

di Michele Pastrello

Durata: 121’
Origine:
Cina – Usa
Produzione: Wai Sum Shia, Er-Dong Liu
Produttori:
Bill Kong, Ang Lee, Hsu Li Kong, Ping Dong, Quangang Zheng
Produttori associati:
Philip Lee, Po Chu Chui
Produttori esecutivi:
David Linde, James Schamus
Produzione Design: Timmy Yip
Soggetto:
tratto dal libro di Du Lu Wang
Sceneggiatura:
Hui-Ling Wang, James Schamus, Kuo Jung Tsai
Fotografia:
Peter Pau
Interpreti:
Chow Yun Fat, Michelle Yeoh, Zhang Ziyi, Chang Chen, Lung Sihung, Cheng Pei-pei, Fa Zeng Li, Xian Gao, Yan Hai, De Ming Wang, Li-Li Li , Su Ying Huang, Jin Ting Zhang, Rei Yang, Kai Li, Jian Hua Feng, Zhen Xi Du, Cheng Lin Xu, Feng Lin, Wen Sheng Wang, Dong Song, Zhong Xuan Ma, Bao Cheng Li, Yong De Yang, Shao Jun Zhang, Ning Ma, Jian Min Zhu, Chang Cheng Don, Yi Shih, Bin Chen, Sao Chen Chang
Montaggio:
Tim Squyres
Assistenti alla regia:
Kai Keung Lai, Sylvia Liu, Bu-Si Ta, Cheng Lin Xu, Jinting Zhang, Ying-Ying Zhou, Hong-Bo Zhu
Direzione atistica:
Jian-Quo Wang, Bin Zhao
Musiche originali:
Tan Dun e Jorge Calandrelli con “A Love Before Time”, Yong King con “Caravan Bells on the Silk Road”
Costumi: Timmy Yip
Trucco e Parrucco: Siu-Mui Chau, Liu-Jing Dong, Yong-Hao Fan, Jian-Ping Liu, Yun-Ling Man, Yi-Gong Ren

Stuntmen: Fong-Tei Chen, Hu Chen, Su-Weh Chin, Wei-Lun Fung, Yun Liang Geo, Cuan-Liang Ho, Chuen-Ze Jin, Zheng Jin, Zhan-Wen Keu, Chi-Tei Lam, Feng-Mei Le, Feng Lin, Hong-Lin Liu, Jun Ning, Wai-Fai Wong, Matthew Ha

Sullo sfondo di una Cina antica, un gruppo di guerrieri e guerriere si muove attorno ad un’antica spada che l’imbattibile Li Mu Bai (Chow Yun Fat), prostrato dalla guerra, ha deciso di donare al suo signore.

Un giorno la spada, però, viene rubata dalla giovane e nobile Jen, discendente dalla famiglia della nota criminale Volpe Di Giada (Cheng Pei-pei), e da lei addestrata all’incarico. Il destino della giovane, amante del predone Lo (Chang Chen), s’incrocerà con quello di Yu Shu-lien, amica vicina di Mu Bai (e segretamente innamorati l’uno dell’altra), che vorrebbe riportarla sulla retta strada.

Ma in questo pericoloso gioco ognuno dovrà rimetterci del suo.

Dal romanzo dei primi del 1900 di Wang Du Lu, adattato da James Shamus, Wang Hui Ling e Tsai Kuo Jung, Lee realizza uno spettacolo lirico ed avvincente, dagli innegabili rimandi romantici.

Definito dallo stesso regista una specie di remake di “Ragione & sentimento” (di cui Lee era stato regista su copione di Emma Thompson) con arti marziali, la pellicola vanta spettacolari combattimenti (coreografati da Yuen Wo-Ping, quello di “Matrix”) ottimamente conciliati con gli effetti, in cui la regia sa sempre reinventarsi.

Il rimando al cinema di Hong Kong è inevitabile (Yun Fat era l’attore di John Woo), ma Lee riesce staccarsene, confezionando in definitiva una favola adulta decisamente affascinante. Non tutto è calibrato, ma il successo è meritato. Particolari apprezzamenti alle musiche del versatile Tan Dun ed al montaggio dinamico di Tim Squyres.

di Michele Pastrello

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