Fulltime Killer di Johnnie To,Wai Ka-fai

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Due killer professionisti – un giapponese logorato e un cantonese presuntuoso – si sfidano in Fulltime Killer, l’ultimo tuffo superbenzinato di Johnnie To e Wai Ka-fai nella psicologia dei gangster.

Fulltime Killer – Chuen jik sat sau (2001)
di Johnnie To,Wai Ka-fai

Durata:98′
Soggetto: tratto da un romanzo di Edmond Pang
Sceneggiatura: Wai Ka-fai, Joey O’Bryan
Produttore: Andy Lau, Johnny To, Wai Ka-Fai , Teamwork
Produzione: Catherine Sie
Interpreti: Andy Lau, Takashi Sorimachi, Simon Yam , Kelly Lin , Cherrie Ying , Lam Suet , Teddy Li
Fotografia: Siu-keung Cheng
Montaggio: David M. Richardson
Direzione artistica: Silver Cheung, Jerome Fung
Effetti Visivi: Stephen Ma
Musiche Originali: Alex Khaskin, Dave Klotz, Guy Zerafa
Suoni: Adam Boyd, Jay Cheetham, Jacqueline Cristianini, Kelly Frey, Real Gauvreau, Dave Hibbert, Kirby Jinnah, Dave Klotz, Dave Klotz , Devan Kraushar, Mike Paprocki, Iain Pattison, Jean Raymond, James Schmidlin, Paul A. Sharpe, Shane Shemko, Don Short, Cam Wagner, James Wallace

Più scherzoso del precedente A Hero Never Dies, che aveva un tema simile, questo film rappresenta un’autentica vetrina per Andy Lau e ricorda più la precedente esperienza di To con Lau, Running Out of Time, che i classici riconosciuti del genere come The Longest Nite e The Mission.

Liberamente adattato da un bestseller di Edmond Pang del 1998, il film mostra tutta l’impronta del co-sceneggiatore/regista Wai Ka-fai nel modo in cui fa propria, auto-mitizzandola, la retorica dei gangster.

Un inizio nervoso, che sfreccia da Kuala Lampur e dal fiume Kwai a Singapore e Pusan, presenta i protagonisti, O, il freddo professionista, e Lok Tat-wah, amante dei film comici, mentre svolgono il loro lavoro.

Relativamente nuovo del mestiere, Tat è ansioso di dimostrare di essere “meglio di O” e lo pungola per arrivare a una sfida.

A Hong Kong Tat corteggia Chin, una taiwanese impiegata in una videoteca giapponese che fa le pulizie nell’appartamento di O. Manda persino una e-mail a O, provocandolo: “Più scappi dalla morte, più ti avvicini a lei”.

Nel frattempo, O ha altri problemi, con il poliziotto dell’Interpol Albert Lee e la sua assistente Gigi che gli stanno alle costole.

Andy Lau – coproduttore con la sua società Teamwork – applica tutto il suo fascino da ragazzo al personaggio di Tat, che interrompe con calma un drink con Chin per far fuori un bersaglio in pieno giorno, ma perde la testa quando pensa che la gente non lo prenda sul serio.

In confronto, Takashi Sorimachi è tutto stretto business nei panni di O. Comunque, la sorpresa del film sul piano interpretativo arriva da Simon Yam, che negli ultimi venti minuti si prende lo spazio che gli spetta.

Non è la prima volta, in una sceneggiatura di Wan, che il film prende una piega improvvisa al settantacinquesimo minuto, proprio quando la storia principale sembra finita, cambiando completamente il punto d’arrivo e mettendo il personaggio di Yam al centro della scena.

Derek Elley

Si ringrazia per la collaborazione il Far East Film Festival

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