Diamond Hill di Soi Cheang

Un anno prima di Horror Hotline, il difficilmente classificabile Diamond Hill di Soi Cheang mostrava la capacità del regista di ridefinire l’horror cinese.

Diamond Hill – Faat gwong sek tau

di Soi Cheang (2000)

Durata:87′

Dopo un malinconico flashback che precede i titoli di testa il film passa subito al linguaggio del genere psycho-horror, prima di cambiare ancora una volta direzione nel momento in cui viene rivelato l’oscuro segreto dei due protagonisti, fratello e sorella.

Cheang mescola diversi generi in un racconto di grande fascino con al centro un’insospettabile storia d’amore, una storia che mantiene la sua purezza in mezzo a relazioni incestuose.

Quando due bambini di un villaggio povero restano senza genitori, May, la sorella, viene adottata dalla famiglia Cheung, una coppia medio-borghese, che non ha né lo spazio né la voglia di prendere con sé anche il turbolento fratello maggiore Heung-hoi.

Questi inizia a vagare per le strade alla ricerca della sorella con l’intenzione di vivere di nuovo insieme. Compie un enorme sacrificio per realizzare questo sogno.

Questo sacrificio sconvolge i poliziotti che indagano sulla sua improvvisa ricomparsa; presto Heung-hoi si trova in fuga armato di pistola portandosi dietro uno scassinatore munito di videocamera.

Il regista Cheang ritorna alla tecnica video digitale già utilizzata nel suo precedente Our Last Day per i flashback dell’infanzia all’interno della narrazione.

I due film propongono la stessa scelta tematica e lo stesso simbolismo visivo che saranno più tardi rivisitati in Horror Hotline.

Le scene nel presente, girate su pellicola, sono raramente elaborate, ma proiettano la storia in avanti senza distrazioni, sostenute dalla recitazione sotto le righe dei protagonisti.

Dalla libertà artistica fino al immediato semplicissimo make-up di Chan-pang, il film mostra costantemente il suo basso budget, all’interno della sua sensibilità e del suo aspetto immediato di tipica produzione indipendente, Al suo ritorno sul grande schermo dopo una buona interpretazione in Spacked Out, Maggie Poon si distingue nella parte della sorella May.

L’intrattenitore comico Cheung Tat-ming nei panni dello scassinatore – è superbo anche in You Shoot, I Shoot di Edmond Pang – ravviva la seconda parte del film.

Il villaggio di Tai Hom a Diamond Hill fa da sfondo per i flashback sull’infanzia e aggiunge un ulteriore senso di nostalgia: la vasta area in cui si trova questo villaggio era già stata sgombrata, quando Diamond Hill uscì nelle sale cinematografiche nel novembre del 2000, come parte della campagna governativa di rinnovamento urbano.

Tim Youngs

Si ringrazia per la collaborazione il Far East Film Festival

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