Intervista a Diego Ferrini di Viewphotostudio

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Diego Ferrini è un fotografo che ha aperto uno studio di successo nel cuore di Pechino.

1) Da quanti anni siete nel settore della fotografia?

Scatto fotografie come amatore sin da adolescente ed ho avuto come maestro Andrea Basci, fotografo professionista di Chiuro con cui collaboro tuttora. Sono entrato nel mondo della fotografia professionale nel 2001 come co-fondatore di Digitalpix (stampe digitali via Internet). Uso macchine fotografiche digitali da quasi 10 anni e cio’ mi permette di essere all’avanguardia nel campo, ho inoltre esperienza di foto panoramiche, HDRI e VR (High Dynamic Range Image, Virtual Reality). Adoro inoltre le foto in bianco e nero, riminescenze del passato che mi portano alla memoria le nottate passate in camera oscura, quella vera.

2) Com’è nata l’idea di aprire uno studio a Pechino?

Prima di aprire uno studio in proprio ho lavorato, sempre a Pechino, come fotografo freelance per circa un anno e questa esperienza mi ha permesso di esplorare il mercato e valutare la possibilità di espansione. Viste le buone opportunità, soprattutto nella fornitura di servizi alle aziende straniere, ho poi deciso di fare il passo successivo

3) Quali difficoltà burocratiche avete trovato?

Fortunatamente non ho incontrato particolari difficoltà. L’importante è studiare e conoscere molto bene in anticipo cosa si va incontro ed in seguito affidarsi ad un professionista nel campo per l’espletamento di tutte le pratiche. Ovviamente la lista dei documenti da preparare è molto lunga e l’intero processo richiede all’incirca 2 mesi.

4) Qual’è lo spirito giusto per affrontare un lavoro del genere?

Inutile dire che bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare sodo, ogni cosa che in Italia sarebbe di semplice routine qui, vuoi per la lingua, vuoi per le differenze culturali, può richiedere molte energie. In compenso esistono alcuni processi che rispetto all’Italia sono estremamente semplici, per citarne alcuni: collegamento Internet e forniture (energia, acqua, telefono) . Tutto viene attivato nel giro di poche ore.

5) Qual’è il target dei vostri clienti? Che genere di servizi fotografici vi vengono richiesti? Avete mai ricevuto richieste curiose o bizzarre?

Come dicevo prima, il nostro mercato principale è quello delle società italiane e straniere cui siamo in grado di offrire prodotti di livello internazionale. I nostri prodotti sono in genere utilizzati per pubblicità, cataloghi o siti web. In Cina abbiamo riscoperto un discreto mercato dei ritratti personali in studio, principalmente giovani ragazze, che  amano posare davanti ad una macchina fotografica per poi avere un proprio book personale.
Non posso citare esempi di richieste strane per rispetto della privacy dei miei clienti ma credo che ogni fotografo, soprattutto chi lavora nel campo della pubblicità, prima o poi si trova a dover soddisfare delle richieste alquanto bizzare

6) Quali sono le differenze che avete riscontrato tra la clientela italiana e quella cinese?

Soprattutto nel campo dei ritratti di persona le differenze sono enormi. Dall’uso dei fondali, costumi, make-up allo stile di illuminazione è difficile trovare qualcosa in comune allo stile occidentale. Anche nella fase di postproduzione digitale, mentre io personalmente non uso programmi di fotoritocco per cambiare la fisionomia del soggetto, qui è la norma intervenire pesantemente sino ad eliminare tutte le imperfezioni della pelle e tutte le ombre dal viso.

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