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20 Gennaio 2008 – La polizia cinese negli ultimi anni sta dimostrando di volersi togliere il bollino che la fa guardare con timore e terrore.
Sempre più spesso i media riportano news che mostrano aspetti curiosi ed insoliti di questo organo statale.
Vi erano stati i corsi per le poliziotte per imparare a sorridere e di comportamento, dove le insegnanti erano le hostess. Inoltre si trovano per strada, nelle città di tutta la Cina, cartelloni con vignette di situazioni che vedono protagonisti cittadini, polizia e delinquenti che usano lo stile dei tratti del manga, queste hanno portato all’arrivo anche dei cartoon cyber cops utilizzati per il web.
A differenza delle serie televisive italiane sulla polizia, la televisione cinese propone serie non solo realistiche, che non hanno paura di trattare tematiche come la corruzione, ma anche comiche che mettono in forte risalto caricaturiale difetti, vizi, pigrizie che contraddistinguono certe figure di poliziotto cinese.
Ma nelle sedi di polizia, oltre ai veterani, si possono trovare giovani, che stanno dando nuovo volto al corpo di polizia cinese, rendendolo molto più simile al giovane poliziotto americano modello 21 Jump Street.
Quello che sta accadendo a Chongqing infatti porta agli occhi una visione sulla polizia che ricorda molto le serie televisive americane: un team di poliziotte stanno seguendo un training per imparare ad andare sui rollerblade per svolgere meglio le loro funzioni di sorveglianza durante le vacanze del Festival di Primavera per i festeggiamenti del nuovo anno lunare cinese del ratto.
La decisione di sottoporre le agenti a due anni di corsi di perfezionamento dimostra l’interesse primario della polizia di poter svolgere nella maniera più pratica possibile il proprio lavoro, ma allo stesso tempo dimostra di non avere paletti sui mezzi utilizzati e problemi sull’immagine che ricreano. Di sicuro una poliziotta sui pattini a rotelle più che timore evoca giovinezza e simpatia.
Fonte: Chongqing Morning News
Foto: Web

Ciao! My name is Dominique. I’m Italian and I’m proud to be a mix. My father was an Italian chemical engineer and high school teacher, with Greek and Polish heritage. My mother is Haitian, she was high school language teacher, with Dominican, Spanish, French, Portuguese, African and Native American heritage. Being a mix makes me appreciate to want to understand different cultures and lifestyles. I grew up in Italy, lived few years in Haiti, travel around main European capitals, lived seven years in China, six in Spain and UK. Traveling makes me feel that we can learn something from every situation in every part of the world.