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I giovani cinesi e internet – Il China Youth Daily ha riferito che i giovani preferiscono trascorrere il proprio tempo libero navigando online.
E’ stata fatta una ricerca su 3000 partecipanti, chiedendo le loro abitudini internet, tempo dedicato alla televisione, tempo per la lettura di libri e quale tra questi fosse per loro il miglior modo di passare il tempo libero e divertirsi.
Il 43% ha risposto di non dedidarsi a programmare una parte del tempo della giornata per queste attività. Il 21% legge prima di andare a letto ed il 12% preferisce riservare il tempo della lettura per restroom. Da una medesima ricerca del China Juvenile Research Center, realizzata nei primi dell’anno, è emerso che i giovani cinesi leggono sempre di meno.
La preferenza dei giovani per internet ovviamente crea delle reazioni nei genitori, alcuni non sono consci di quanto la dipendenza dei propri figli sia davvero o no un problema, vedi il ragazzo suicida a causa di una relazione nata in chat con una persona sbagliata; altri invece, hanno reazioni esagerate invece di capire che non è da proibirsi l’uso di internet, ma è da trascorrersi un numero di ore, funzionali allo svago o alla ricerca, in maniera equilibrata e non ossessiva.
A Wuchang, nello Hubei, un padre ha chiuso a chiave il proprio figlio quattordicenne per più di un mese, perché internet dipendente.
Zhang, ha riferito di essersi occupato in prima persona nel provvedere cibo al figlio, ma non ha alcuna intenzione di liberare il figlio finché questi non prometterà di smettere la frequentazione degli internet café.
Il padre ha detto ai media di non avere altre idee, se non quella di chiudere in casa il figlio, poiché trascorreva tutta la notte nei cyber café, rubando soldi in famiglia per poter sostenere la spesa della navigazione.
E’ sicuro però che segregare il figlio, non è un mezzo idoneo e neppure garante di risultato.
Fonti Originali: Chinadaily – Chutian Metropolis News – CRIEnglish

Ciao! My name is Dominique. I’m Italian and I’m proud to be a mix. My father was an Italian chemical engineer and high school teacher, with Greek and Polish heritage. My mother is Haitian, she was high school language teacher, with Dominican, Spanish, French, Portuguese, African and Native American heritage. Being a mix makes me appreciate to want to understand different cultures and lifestyles. I grew up in Italy, lived few years in Haiti, travel around main European capitals, lived seven years in China, six in Spain and UK. Traveling makes me feel that we can learn something from every situation in every part of the world.