Il conflittuale rapporto tra Cina e Giappone: China loves Japan

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Dopo la vittoria di Shinzo Abe, amore dichiarato con scatti fotografici

13 dicembre 2006 – Si può far politica con le foto ? Certo che sì! Nel mondo della comunicazione e specialmente nell’era di internet ci sono vari modi oltre ai giornali stampati e ai programmi televisivi per lanciare messaggi destinati a vari target o ad un’unico destinatario. Ovviamente i messaggi possono essere di differente genere, da quello di campagna di sensibilizzazione alla diffamazione. Le photogallery online hanno questo tipo di potere, comunicare direttamente tramite gli shot ed indirizzare le persone nella comprensione di un messaggio, che delle volte non viene sempre scritto esplicitamente nei titoli o nelle descrizioni delle immagini.

Prendiamo quindi in esame l’agenzia di stampa cinese Xinhua, che negli ultimi mesi, con le gallerie di foto, sta rivolgendo un messaggio che fa capire sempre più la volontà di stringere e coltivare un’amicizia con il Giappone.

Partiamo dalla galleria fotografica del 22 settembre, curata da Yao Runping gli 8 scatti fotografici (Xinhua – Reuters – AFP) propongono i visitatori ed il Tokyo Game Show 2006, svoltosi a Makuhari Messe nella Tokyo est, dove 148 compagnie, hanno partecipato all’esibizione con centinaia di nuovi titoli di giochi prodotti da introdurre sul mercato. Oltre a presentare un mercato in continua crescita, dato il costante aumento dei video giocatori, è da porre l’attenzione sul fatto che i cinesi, come in questo caso i giapponesi, sono affascinati da mondo dei video giochi. Partendo da un’età minima attorno ai 6/ 7 anni, per arrivare ad un massimo compreso tra i 30 e i 40, vi sono giocatori o giocatrici cinesi che passano ore o giornate davanti al computer a giocare o che si recano nelle salagiochi (continuano ad essere aperti locali, sale giochi old style con videogiochi di vecchia generazione che continuano a riscuotere successo). Gli eroi dei video giochi sono presenti costantemente nella comunicazione pubblicitaria, spesso oltre all’immagine delle star dei media cinesi, musica o sport, sulle lattine Coca Cola per alcuni periodi dell’anno ricorrono personaggi dei video giochi preferiti dal pubblico cinese come World of Warcraft.  L’avvicinamento tra Cina e Giappone in questo caso avviene per somiglianza, poiché entrambi i paesi amano lo stesso argomento: i videogames. Infatti se in Giappone sono conosciuti da anni gli eventi con cosplayers, crescono e continuano ad aumentare anche in Cina. Cosplayers, (il Primo ottobre su Xinhua sono uscite alcune foto del 1st Taiyuan Comics and Animation Festival, nello Shanxi e del 7th Qilu international cosplay show di Jinan, nello Shandong) console e soprattutto i giochi diventano il collante d’amicizia. D’altronde nella vita molte volte si diventa amici proprio per le passioni in comune. Questo è solo uno dei più piccoli tenutosi a Kunming.

La seconda galleria, del 3 ottobre, sempre di Yao Runping, in 3 immagini (Xinhua) presenta la tecnologia al Combined Exhibition of Advanced Technologies (CEATEC) a Makuhari, a nord di Tokyo. Il robot Seisaku-kun ha dimostrato pubblicamente di essere in grado di pedalare e sostenerea anche una salita. La macchina, sviluppata da Murata Manufacturing, colpisce veramente chiunque, poiché in grado di operare diverse e complesse funzioni. E’ chiaro che qui la voglia di legame arriva dall’ammirare l’ottimo lavoro dei vicini di casa, l’amicizia nasce e cresce quando si riconoscono le competenze della persona con cui vogliamo iniziare un percorso di crescita comune. La Cina negli ultimi anni ha dimostrato di essere affascinata dalle competenze tecnologiche dei giapponesi, per questo negli ultimi anni ha svilippato i suoi team di ingegneri e tecnici che hanno ottenuto sempre ottimi risultati piazzandosi continuamente nelle prime posizione del Robot Cup, per questo motivo infatti L’Università di Scienze e Tecnologie della Cina, dal 7 al 9 ottobre a Suzhou, ha ospitato un’interscambio culturale sponsorizzato da The RoboCup China Open 2006.

Pan Letian, lo stesso giorno, sceglie 5 foto (Xinhua) dello stesso luogo di Tokyo, ma dell’ IT and Electronics exhibition, al quale hanno partecipato 807 compagnie di prodotti digitali provenienti da tutto il mondo, che hanno presentato televisori flat display di ultima generazione. Se è noto da anni che i giapponesi vanno matti per la tecnologia, chi conosce i cinesi, avrà notato che anche loro non sono da meno. Per le strade i gadgets tecnologici non mancano e il basso costo, senza dover rinuanciare alla qualità danno modo a un numero sempre maggiore di persone di potersi permettere di acquistarli. Gli schermi ad alta definizione, come pure i televisori di ultima generazione stanno iniziando a diventare sempre di più un bene che hanno tutti. Persino il piccolo xiaomaibu inizia ad esserne fornito ed è uno dei primi investimenti che fa quando gli affari vanno bene. Quindi un’evento di questo tipo non può sfuggire all’attenzione cinese ed è un punto in più per dialogare con chi ospita tale manifestazione.

Il 24 ottobre Zhu Ling con 2 foto (Xinhua – Reuters) del Security and Safety Trade Expo al Tokyo Big Sight (Tokyo International Exhibition Centre). Si ripropone nuovamente la tecnologia, ma questa volta in veste di protezione: un prototipo di uno scanner che offre una completa scansione del corpo, proposto da Emit Technologies, che utilizza microonde a bassa frequenza dielectrico per proiettare l’immagine delle persone che devono attraversare le aree di sicurezza. DuPont Co. presenta i suoi vestiti che proteggono dagli agenti chimici. L’esposizione, con 335 esibitori partecipanti, proponeva prodotti ed informazioni del settore della prevenzione del crimine, prevenzione dei disastri e rischi come pure management per i momenti di panico in relazione agli atti terroristici e le organizzazioni criminali. Questo tipo di tecnologia interessa un po’ tutti gli stati dal momento che dopo i numerosi casi di terrorismo avvenuti nel mondo ci si sente sempre a rischio.  In questo caso la Cina però si trova ad esserne affascinata e vi trova interesse poiché deve gestire uno stato di notevoli dimensioni, un territorio immenso che ha già dato prova di non facile controllo quando vi sono stati i casi di epidemia di SARS. In quel caso aeroporti, come quello di Hong Kong, per evitare una diffusione maggiore della malattia avevano attrezzato un sistema di monitoraggio della temperatura corporea (Tutt’ora in uso anche nelle dogane che si trovano all’interno dell’isola, un altro ad esempio sono quello alla frontiera Shenzhen-Hong Kong o quello che si trova all’uscita del treno Canton-Hong Kong, anche se la soglia di tolleranza all’ingresso è stata alzata, personalmente abbiamo assistito al fermo di persone risultate con temperature al di sopra della media).

Il Giappone ha sempre dato prova di essere uno o più passi avanti nel settore della tecnologia e sicurezza, imitando comprendendo il suo modo di lavorare e magari collaborando è chiaro che vi è un potenziale di miglioramento e crescita maggiore assieme.

Yao Runping nella medesima data sceglie 3 foto (Xinhua – AFP) di una dimostrazione di una immersione totale in una realtà virtule tramite un casco prodotto dalla giapponese Toshiba Corp. Il casco, presentato al Toshiba Corporate Research and Development Center di Kawasaki, ad ovest di Tokyo, offre una visione che potrebbe un giorno giungere sempre più vicina ai 360 gradi, riproducendo le immagini fotografiche presenti in un monitor display. Il casco sarà disponibile tra due o tre anni e potrà esserre usato anche per immergersi maggiormente nei giochi. Ora il casco dà la possibilità di un’inclinazione della testa di 160 o 120 gradi rispettivamente in orizzontale ed in verticale.

Qualsiasi buon video giocatore apprezza un’invenzione del genere, ed anche il suo ‘inventore.

Lin Li il 15 novembre sceglie 4 scatti (Xinhua) che dipingono un coloratissimo autunno a Kyoto, dipinto a tonalità calde e rosse, alcune case della capitale circondate da alberi rossi; turisti che ammirano e contempletano la bellezza del paesaggio naturalistico e dei colori di Kyoto e ragazze giapponesi vestite in kimono che camminano per una strada della città. Impossibile rimanere indifferenti davanti alla bellezza paesaggistica e della natura. Entrambe le due culture sono intrise di connessioni con la natura e l’affinità è facile. La Cina che apprezza il fascino dei paesaggi giapponesi può far solo piacere per chi ama la propria terra.

18 novembre Xia Xiaopeng sceglie 6 foto (CRI) di Amuro Namie, bellissima cantante giapponese, affiancandole un bollino lampeggiante con la scritta hot, ma in realtà nelle immagini non vi è nulla al di fuori delle righe da definire hot. Vi sono primi piani o immagini intere prese dalle riviste per cui ha posato. Apprezzare la bella giovane giapponese che è anche covergirl stimata in patria, sembra anche un ricambiare l’apprezzamento che vi è stato in Giappone per Zhang Ziyi, covergirl di Playboy in aprile, anche lì, nonostante la rivista sia nota nel mondo non per foto di ritratti femminili vestiti, l’attrice cinese è stata presentata, fascinosamente in abiti sobri.

Pan Letian propone 4 foto (China Daily) per il 23 novembre, dove la first lady giapponese, Akie Abe, compare con un pitone, durante una visita in una scuola di Tokyo con Anne-Mette Rasmussen, moglie del Primo ministro danese. Mostrare il coraggio e la briosità con cui la first lady ha affrontato la situazione, non per tutti semplice o tollerabile con naturalezza, dimostra stima ed ammirazione per la reazione dimostrata. Chissà se non usciranno foto di donne di punta cinese in situazioni simili.

Yan Liang con 2 foto del 24 novembre (Xinhua – AFP) presenta un party giapponese a base di vino rosso; la particolarità è che il vino non è usato unicamente come bevanda, ma è il liquido in cui i partecipanti fanno il bagno. Una festa davvero stravagante. Ci si può sentire davvero lusingati quando vengono apprezzate le proprie stravaganze, ma forse in questo caso non vi è solo l’apprezzamento, non mi stupirei se in un futuro non lontano inizieremo a sentire di party così anche in Cina.

Il 27 novembre Nie Peng curava la scelta delle immagini, postando 3 foto (chinanews.com) in riferimento alle Geishe come simbolo di bellezza a Kyoto. Una ragazza maiko, giovane geisha, ritratta mentre versa del te verde ad un party di Kyoto. La maiko è simbolo di bellezza per l’antica città giapponese di Kyoto, dove le origini della geisha affondano da varie centinaia d’anni nel passato. Sono note non solo per servire il te, ma per lo più per l’intrattenere i clienti con le discipline della danza e del canto. Omaggiare ed apprezzare la cultura e le tradizioni è sempre ben accetto e di sicuro crea un clima di reciproca fiducia.

8 scatti fotografici (ef360.com) lo stesso giorno, scelti da Mo Honge, introducono quella che viene considerata la coppia giapponese più amata ed ammirata: Momoe Yamaguchi ed il marito Tomokazu. A commento delle immagini dei due vengono anche riportati i nomignoli in giapponese ed i giochi di parole e scrittura fatti a rigurado, cioè 11/22, (ii fufu no hi) dove 1-1-2-2 significano “good couple day”.

Wang Yan ripropone 2 foto (China Foto Press) del ribattezzato Muratta Boy, l’unico robot al mondo in grado di andare in bicicletta, presentato anche in Cina, a Pechino, per la prima volta il 29 novembre. Il robot definito con l’aggettivo grazioso, creato nel 2005, è alto 60,96 cm e può raggiungere la velocità di 70,2 cm al secondo e può stare in equilibrio in bici anche se è fermo. Come potrebbe il paese mondialmente riconosciuto e chiamato “il paese delle biciclette” non rimanere affascinato da un robot del genere? Infatti ha chiesto all’amico Giappone di poterlo osservare da vicino anche a casa propria.

Zhu Ling sceglie il 1 dicembre 3 foto (Chinadaily.com) in occasione della celebrazione del 41esimo compleanno di Akishino, caduto il 30 novembre. Il principe giapponese Akishino, secondo genito dell’imperatore del Giappone, sorridente, il 12 novembre aveva posato con la sua famiglia: la principessa e moglie Kiko, con in braccio il pricipino Hisahito, le figlie principessine Mako e Kako. L’amicizia si coltiva non dimenticandoci il compleanno dei propri amici, giustamente la Cina ha voluto omaggiare e porre gli auguri al Giappone.

Yan Liang sceglie per la stessa data una galleria di foto (CRIonline) di 18 donne, primi piani o mezzi busti, metà cinesi e metà giapponesi, esplicitamente dichiarando nel titolo l’incredibile somiglianza, quasi gemellare di star del mondo dello spettacolo cinese con le star giapponesi. Per citarne alcune venivano paragonate la giapponese Momoe Yamaguchi, alla cinese Gong Li, la giapponese Ryoko Hirosue e la cinese Huang Xiangyi, la giapponese Juri Ueno alla cinese Faye Wong. E’ chiaro che l’amicizia qui presegue per le origini comuni e perché ci si trova davanti ad avere entrambi delle belle donne, è un po’ come quando si scopre di avere gli stessi pregi di un amico.

Le 2 foto (Xinhua – AFP) scelte il 3 dicembre da Liu Dan, presentano la grande aspettativa dei giapponesi per l’uscita di Nintendo Wii il giorno della messa in vendita sul mercato. Caratterizzanti sono la lunga coda in attesa e la felicità per aver portato a termine l’acquisto. Anche qui ritorna in comune l’attenzione per le piattaforme dei videogiochi.

Yao Runping, in data 11 dicembre propone 4 foto (Xinhua – AFP), dove interagiscono in matches competitivi i primi robot atleti al primo Athletics Humanoid Cup di Tokyo del 9 dicembre. Non c’è bisogno di riscrivere poiché riprende chiaramente il messaggio di altre scelte di gallerie di foto simili.

Dalle gallerie è palese l’interessamento al Giappone e la voglia di far capire al Giappone, che dopo la vittoria di Shinzo Abe, vi è un crescente interesse. La Cina architettonicamente nelle grandi città punta a proporre grattacieli che ricordano quelli delle metropoli giapponesi; lo stile di vita delle nuove generazioni cinesi è sempre più somigliante a quello dei giovani giapponesi, sia per la voglia di libertà e divertimento, sia per i rapporti con la tecnologia e la moda; lo scambio culturale è costante, non solo per la vicinanza, ma anche perché vi è una ricerca di comprensione reciproca, che parte dalle similitudini per arrivare alle differenze.

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