Poliziotti e teppisti sopprimono una manifestazione a Wanlin (Fujian)

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Hong Kong – 3 settembre – Human Rights in China (HRIC) ha ricevuto una copia di una lettera aperta sottoscritta da un gruppo di contadini del Fujian nella quale si richiede l’intervento di Pechino in un caso in cui la polizia, insieme ad un gruppo di delinquenti, ha duramente soppresso una protesta in un villaggio.

La lettera dei contadini di Wanli, un piccolo villaggio vicino alla città di Cangshan, dice che nella mattina del primo agosto, un folto gruppo di poliziotti, accompagnato da gruppi di individui recentemente rilasciati dai campi di rieducazione attraverso il lavoro (RTL) e dai campi di Riforma attraverso il lavoro (laogai), è arrivato improvvisamente in una fabbrica dove dei dimostranti stavano protestando. Dopo aver scavalcato i cancelli dello stabilimento, i poliziotti e i gruppi di facinorosi hanno attaccato i manifestanti, ferendo 15 persone, quattro di loro seriamente. Secondo quanto riportato dalla lettera, la maggior parte delle persone attacate erano donne; le condizioni dei feriti sono peggiorate poiché non sono riusciti a pagarsi le necessarie cure mediche.

I poliziotti, coordinati dall’ufficio dell’autorità giudiziaria di Cangshan e comandati da Zheng Long, capo della stazione di Pubblica Sicurezza locale, sarebbero stati un centinaio. 14 invece sarebbero gli uomini provenienti dai campi RTL e dai campi laogai, sotto il comando di Zhao Zhenguang, un uomo rilasciato lo scorso novembre.
Il conflitto tra gli abitanti di Wanli e la polizia è cominciato per il controllo della fabbrica dove i manifestanti stazionavano. Gli abitanti avevano raccolto i fondi necessari per edificare il complesso con l’intenzione di affittarlo ad un uomo d’affari di Taiwan. Il governo di Cangshan ha deciso di espropriare gli abitanti del villaggio senza nessuna consultazione e senza nessun compenso. Gli abitanti si sono sollevati contro le autorità locali ed hanno inscenato una protesta, secondo la lettera, pacifica, pretendendo che il governo locale chiarisse i termini dell’uso dello stabilimento. A questo punto la polizia si è scagliata contro i manifestanti inermi.

Dopo l’incidente del primo agosto, più di 60 abitanti del villaggio si sono recati due volte all’Ufficio di Pubblica Sicurezza (UPS) della Provincia del Fujian per denunciare gli abusi subiti. Sebbene Chen Youcheng, direttore del UPS, abbia ordinato un’inchiesta, ad oggi nessuna azione è stata presa.

La lettera aperta richiama l’attenzione del governo centrale e del governo della provincia del Fujian al fine di istituire una commissione per accertare i fatti del primo agosto e punire i responsabili dei soprusi.
Fonti del HRIC dicono che questo è solo l’ultimo di una serie di azioni oppressive condotte contro gli abitanti del villaggio ad opera della polizia locale.

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