Il governo cinese estende la censura ai SMS

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Pechino – 4 luglio 2004 – Ultimamente sembra che una delle questioni che stanno più a cuore al governo cinese sia quello di censurare il più possibile il suo popolo. E’ di questi giorni infatti la notizia che Pechino ha stabilito nuove regole per permettere ai provider di telefonia mobile di applicare filtri a messaggi, ufficialmente per circoscrivere fenomeni come la pornografia o le frodi. Il sospetto però è che il vero bersaglio di questa nuova politica siano, come al solito, i dissidenti politici. Pechino negli ultimi mesi ha messo il bavaglio a numerosi siti internet, a svariati blog (siti che permettono di pubblicare pagine in maniera semplice ed immediata sul web, senza avere il bisogno di un editor html), ha fatto chiudere migliaia di internet caffè.
La censura degli sms avverrà tramite un software basato su un algoritmo che individuerà parole chiave o gruppi di parole chiave ritenute politicamente pericolose. La decisione di arrivare a censurare gli sms è nata probabilmente dalla necessità di avere maggiore controllo sul flusso delle informazioni che spesso in passato hanno messo in imbarazzo la leadership ciense. Difatti l’anno scorso il governo cercò di nascondere l’esplosione della Sars, ma i milioni di sms spediti in giro per il mondo difatto vanificarono questo tentativo di occultamento.
Per ora questi nuovi regolamenti riguarderanno il primo provider di telefonia, China Mobile Corporation, che controlla il 65% del mercato interno, ma presto probabilmente saranno estesi anche al restante 35%.

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