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Taipei – 3 febbraio 2004 – Il presidente taiwanese ha ufficialmente chiesto che i missili e le truppe stanziate lungo le coste cinesi e dell’isola ribelle vengano rimossi quanto prima per permettere alle controparti di cominciare un dialogo in un clima di maggiore serenità, e non all’ombra delle testate missilistiche. Tutto questo avviene un mese prima del referendum promosso dal governo di Taiwan sull’indipendenza totale di Taipei dalla madre patria. Ricordiamo che dal 1949, cioè da quando l’ex isola di Formosa si è staccata dalla Cina, si trascina una questione che non è stata risolta nel sangue solo perchè Taiwan si è sempre protetta sotto l’ombrello statunitense, che oggi, rischia di essere sottratto dall’amministrazione Bush, più attenta ai rapporti economici con Pechino che quelli con Taiwan. Fino a pochi anni fa, l’esercito taiwanese rimaneva superiore a quello cinese da un punto di vista prettamente militare. La questione taiwanese rimane un punto cruciale nella politica mondiale. Ad esso sono legati anche l’embargo per la vendita di armi alla Cina dell’UE, embargo nato dopo la tragedia di Tiananmen nel 1989 e che oggi rischia di essere sollevato per le pressioni di Chirac. Esiste l’effettivo rischio che Taiwan venga abbandonata al suo destino.

CinaOggi.it è un sito sulla Cina curato da Matteo Damiani e Dominique Musorrafiti. Il sito, dal 2002, cerca di offrire una panoramica sulla cultura cinese contemporanea e tradizionale.