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- La sars fa tremare...
11 maggio – In Finlandia è stato ufficiliazzato il primo caso di polmonite atipica, l’Istituto nazionale della sanità pubblica, ha trovato le tracce del virus in un giovane che ha mostrato i sintomi della sars dopo il suo ritorno da Toronto alla fine del mese scorso. I suoi familiari anche se non sono stati colpiti dal virus sono sotto controllo medico. A Singapore, dove ora è 28 il totale delle vittime della sars, è morta domenica scorsa un’infermiera di 44 anni. Dal 17 marzo era in terapia intensiva. Un possibile caso di sars sembra sia stato individuato in Perù, infatti, Fernando Carbone, ministro della Sanità peruviano, ha dato la notizia che un uomo di 33 anni, il quale presenta i classici sintomi della polmonite atipica è stato ricoverato in un ospedale del porto di Lima, Callao. Non è accertata la sars poiché il paziente è affetto da disturbi respiratori da molto tempo, ma il sospetto è nato dal momento che l’uomo è rientrato da un viaggio dove ha soggiornato sia a Pechino, Canton e Hong Kong. Le autorità peruviane stanno contattando i familiari del malato e gli altri passeggeri che erano in aereo con lui. I Cambogiani invece hanno iniziato ad ingurgitare zuppe di fagiolini, poiché si sono convinti che queste possano proteggerli dal rischio di un’epidemia di sars. Ora per questo motivo il prezzo dei fagiolini è arrivato a cifre folli nei mercati del Paese subito dopo la notizia che i legumi potrebbero aiutare ad evitare il virus polmonare, che in pochissimi mesi ha ucciso più di 500 persone nel mondo e contagiate oltre 7.000. Le voci della zuppa di fagiolini sono state diffuse per via telefono, infatti in questo periodo si sono creati intasamenti nelle reti telefoniche, poiché molti avvertivano familiari o amici per prendere provvedimenti utilizzando la “miracolosa cura”. Cure alternative alla malattia sono state prese anche dagli agricoltori cinesi, i quali bruciano petardi e pregano immagini di Budda per allontanare il “dio delle epidemie”.

Ciao! My name is Dominique. I’m Italian and I’m proud to be a mix. My father was an Italian chemical engineer and high school teacher, with Greek and Polish heritage. My mother is Haitian, she was high school language teacher, with Dominican, Spanish, French, Portuguese, African and Native American heritage. Being a mix makes me appreciate to want to understand different cultures and lifestyles. I grew up in Italy, lived few years in Haiti, travel around main European capitals, lived seven years in China, six in Spain and UK. Traveling makes me feel that we can learn something from every situation in every part of the world.