SHANGHAI WORLD EXPO 2010

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La Fiera Mondiale è un importantissimo evento a livello internazionale, la cui rilevanza probabilmente è seconda solo a quella delle Olimpiadi e dei Mondiali di calcio.

Dal 1 maggio 2010 – 31 ottobre 2010.

L’Expo affonda le sue radici nel lontano diciannovesimo secolo. La prima edizione difatti risale al 1851, a Londra.

Nelle sue prime incarnazioni, la Fiera era la piattaforma ideale dove presentare lo stato dell’arte delle tecnologie contemporanee e un luogo di scambio commerciale di respiro internazionale.

Difatti, alcune delle invenzioni che hanno cambiato il corso della storia sono state presentate proprio all’interno di questo prestigioso contenitore.

Negli anni, la Fiera ha cominciato anche ad assumere un significato politico e di prestigio internazionale, e sempre maggiore cura e attenzione sono state dedicate dalle nazioni ospitanti alla realizzazione di questo evento, nonché fiumi di denaro sempre più consistenti sono stati riversati per renderlo sempre più importante.

LA STRADA VERSO SHANGHAI EXPO 2010

E’ per questi motivi che il governo cinese ha puntato molto sulla World Expo del 2010 che si terrà proprio a Shanghai.

Il tema dell’esposizione sarà “Una città migliore – una vita migliore”, lasciando intendere il ruolo preminente che assumerà la città cinese in questo secolo.

Nel 2004 il governo cinese ha fondato la Shanghai World Expo Organising Committee con lo scopo di allestire la fiera, che si preannuncia come la più importante Esposizione Universale di tutti i tempi, e per controllarne tutti gli aspetti organizzativi.

La Cina vede l’Expo come l’ennesima possibilità per affermarsi a livello internazionale e si sta adoperando affinché questo evento risulti essere un successo mondiale e l’edizione più visitata (e costosa) della sua lunga storia.

L’ideale che vuole veicolare la fiera è un concetto di Armonia. Armonia tra uomo e natura, tra passato e presente, tra presente e futuro e tra gli esseri umani.

Per trasmettere questo messaggio, gli architetti che hanno seguito il progetto, hanno realizzato lungo le sponde del fiume huangpu dei tragitti immersi nel verde.

Gli antichi complessi industriali che sono stati inglobati, hanno subito un restauro.

Tutta l’area sarà coperta da un sistema di telecomunicazione all’avanguardia.

I PADIGLIONI PER LE NAZIONI

L’organizzazione concederà gratuitamente alle nazioni partecipanti gli spazi espositivi. Gli appezzamenti di terra sono misurati in unità, ed ogni unità è di 500 mq.

Ogni partecipante può richiedere da 2 a 12 unità e avrà molta libertà nell’organizzazione dei propri spazi espositivi.

Teoricamente, le strutture costruite in questi spazi sono tutte provvisorie, ma al termine dell’Expo, i progetti più innovativi otterranno una speciale autorizzazione a divenire edifici permanenti.

Il comitato organizzativo può concedere in affitto alcuni padiglioni già costruiti a chi ne farà richiesta, tenendo bene a mente che verrà comunque concesso gratuitamente uno spazio all’aperto equivalente all’8% della superficie affittata.

I padiglioni messi a disposizione dal comitato organizzatore sono di tre grandezze: 500 mq, 1000 mq e 2000 mq.

Il prezzo al metro quadro di questi padiglioni è di 4.100 yuan (410 euro circa) se si affittano fino a due unità, di 3.900 yuan (390 euro circa) se invece si affittano 4 unità.

Il costo dell’allestimento di queste strutture, mediamente, può andare dai 300.000 ai 3 milioni di euro.

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I biglietti della fiera sono in vendita dal 28 settembre 2008

L’ITALIA ALL’EXPO

Il Commissariato del Governo Italiano per l’Expo di Shanghai in collaborazione con la Triennale di Milano ha designato un comitato, composto da esperti in discipline scientifiche, industriali, artistiche e sociali, il cui scopo è quello di offrire delle linee guida di promozione della presenza italiana, in sintonia con il tema dell’Expo, la “città dell’uomo”, ovvero un ideale di sviluppo sostenibile degli spazi urbani.

L’obiettivo degli sforzi italiani è quello di rendere il Padiglione Italia uno dei principali poli d’attrazione della fiera.

L’idea che sta alla base della presenza italiana all’Expo è quello che il “made in Italy” non è solo un sistema di prodotti, ma anche di idee.

Secondo le parole di Beniamino Quintieri, Commissario Generale del Governo per l’Expo 2010, a Shanghai verranno presentate l’esperienza italiana di sviluppo urbano: un intreccio tra città e campagna senza conflitti che consente un passaggio non traumatico da un’economia tradizionale a una industrializzata.

La parola d’ordine del padiglione italiano è difatti “La città dell’uomo”, poiché la convinzione di una “vita migliore” in “una città migliore” si può realizzare soltanto se la filosofia di sviluppo urbano mantiene come motivo centrale l’uomo, la sua dignità e le sue ambizioni.

Il progetto di allestimento del Padiglione Italia è stato affidato alla Triennale di Milano, la quale avrà il compito di mettere in scena l’Italia delle eccellenze.

Alle Regioni italiane è stato affidato l’incarico di presentare le realtà locali più innovative che avranno il compito di dimostrare la competitività del sistema industriale nazionale.

Nel padiglione italiano difatti saranno esposti prodotti, materiali e processi produttivi innovativi in grado di testimoniare la validità e la dinamicità del made in Italy.

Il padiglione Italia sarà realizzato dagli architetti Giampaolo Imbrighi (capogruppo), Teresa Crescenzi, Antonello De Bonis, Cosimo Dominelli, Francesco Iodice, Giuseppe Iodice e Marcello Silvestre e sintetizzerà valori culturali italiani affiancandoli a quelli cinesi.

Il progetto infatti propone un edificio che integra un modello tipico delle città italiane in una chiave interpretativa cinese.

Il padiglione ricoprirà un’area di 3.600 mq per un’altezza di 18 metri, diviso in più spazi di diverse dimensioni, collegati da ponti in acciaio.

L’edificio può essere eventualmente smontato e riassemblato in un’altra area della città.

I moduli che compongono la struttura simboleggiano la pluralità di costumi regionali italiani, contribuendo a definire un’identità nazionale comune, ricalcando la complessità topografica delle città italiane, caratterizzate da un’alternanza di vicoli e vie che improvvisamente sboccano in spazi aperti cittadini, come le piazze.

L’edificio è circondato da uno specchio d’acqua riflettente che ne esalterà la luminosità.

Questo carattere sarà presente anche all’interno dell’edificio grazie all’utilizzo di cemento trasparente, un innovativo materiale poliedrico che genera un duplice effetto architettonico, consentendo durante le ore diurne di intuire l’atmosfera esterna, e durante quelle notturne di permettere ai visitatori al di fuori dell’edificio di percepire le azioni che avvengono all’interno della struttura.

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OPPORTUNITA’ PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE

Oltre alle opportunità del Padiglione Italia, le piccole e medie imprese italiane possono sfruttare le numerose possibilità offerte dall’indotto dell’organizzazione della Fiera.

Difatti alcuni settori più di altri sono interessati da questo evento: le società di costruzioni, gli studi di architetti, di design, le società di consulenza e traduzioni e le agenzie di viaggi sono quelle che potranno maggiormente beneficiare dalla realizzazione dell’ EXPO.

Difatti l’organizzazione di questo gigantesco spazio espositivo, metterà in moto una forte richiesta nel settore immobiliare: interior designer, produttori di arredamento, architetti, troveranno l’ambiente ideale per proporsi.

Il flusso di denaro coinvolto per la promozione non potrà non coinvolgere studi di grafica.

I 70 milioni di visitatori previsti, costituiscono un ricco boccone per quelle agenzie turistiche che saranno in grado di stringere partnership con le controparti cinesi.

Ovviamente anche la cucina italiana sarà molto richiesta durante i 6 mesi della fiera e le possibilità per generare dei profitti consistenti per i ristoratori nostrani sono notevoli.

Le società di consulenza ,formazione e traduzioni saranno chiamate a costituire un ponte ideale per gli interscambi economici e culturali.

L’ideale armonico tra città e natura che sottende l’intero EXPO, costituirà un’ottima occasione per tutte quelle aziende capaci di proporre alternative eco-compatibili.

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La Cina si è aggiudicata l’organizzazione della prossima edizione della fiera nel 2000, con il sostegno della comunità internazionale

LA SCHEDA

L’area totale ricoperta dalla fiera è di 5,3 chilometri quadrati, suddivisi in due aree principali lungo le sponde del fiume Huangpu (tra i ponti Nanpu e Lupu).

La parte orientale ricopre un’area di 3,93 chilometri quadri mentre la sponda occidentale di 1,35 chilometri quadri.

Tuttavia, per accedere all’area principale, che ricopre una superficie di oltre 3 chilometri quadri, è richiesto un biglietto di ingresso.

Si stima che la fiera verrà visitata da oltre 70 milioni di persone e dovrebbe coinvolgere 200 tra nazioni e organizzazioni internazionali. Il sito ufficiale è http://www.expo2010china.com.

Le nazioni partecipanti per continente

Africa 48
Asia 42
Europa 41
America 22
Oceania 14

Organizzazioni Internazionali

Tra le organizzazioni internazionali presenti alla manifestazione vi saranno:

Nazioni Unite
Banca Mondiale
Commonwealth
Organizzazione Mondiale del Turismo
Organizzazione Mondiale per lo Sviluppo Industriale delle Nazioni Unite

I PADIGLIONI NAZIONALI

Le attrazioni principali sono i padiglioni nazionali, creati dagli stati partecipanti.

L’alto costo per l’allestimento di questi padiglioni talvolta è stato causa di qualche ripensamento da parte dei governi europei.

Ma vi sono stati alcuni esempi che hanno fatto ricredere i più scettici.

Il padiglione danese durante l’Expo 2000 ad esempio, costato 35 milioni di euro, ha generato profitti per oltre 350 milioni.

UNA CITTA’ VESTITA A NUOVO

La realizzazione dell’evento ha richiesto un’impressionante sforzo da parte del governo cittadino per permettere ai milioni di visitatori provenienti da tutte le parti del mondo di muoversi agevolmente per la città, e raggiungere le principali strutture.

Pertanto sono state aggiunte un’intera serie di linee metropolitane (la linea 7, 9, 10, 11, 13 e l’estensione del segmento meridionale della 8) e una seconda linea ferroviaria superveloce che vedranno il loro completamento prima dell’inaugurazione iniziale dell’evento.

Inoltre l’aeroporto Hongqiao ha subìto dei lavori di ammodernamento, è stata potenziata la rete dei trasporti e rinnovato il parco autobus urbano per far fronte all’ingente flusso di visitatori previsto. 

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La mascotte dell’Expo 2010 si chiama Haibao

Il logo di questa edizione della fiera è un’immagine che rappresenta 3 persone (io, te, lui/lei) e simbolizza la grande famiglia dell’umanità.

Ispirato dalla forma del carattere cinese “Shi” (Mondo), il logo dovrebbe veicolare l’ideale di fraternità universale insieme alle ambizioni degli organizzatori di voler presentare un evento davvero di scala mondiale.

CURIOSITA’

Durante le Fiere sono state presentate alcune tecnologie rivoluzionarie, come ad esempio il telefono nella controversa incarnazione presentata da Bell.

Le Fiere hanno incoraggiato le nazioni ospitanti a realizzare avveniristiche strutture come la Torre Eiffel.

La fiera mondiale del 1967 tenutasi a Montreal è stata largamente l’edizione più di successo, essendo stata visitata da oltre 50 milioni di persone.

La popolazione dello stato ospitante all’epoca era di soli 20 milioni!

E’ la prima edizione della fiera in un paese in via di sviluppo.

L’edificio principale della Fiera si chiama “Expo Axis” e sarà costruito da SBA e Knippers Helbig.

La prima edizione del 1851, tenutasi a Londra, si chiamava Great Exhibition of Industries of All Nations .

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