Viaggio a Pu’Er, alla scoperta della terra del Pregiato Te’

Guida Pu’Er

Nel 2007 la città di Simao ha cambiato il suo nome in Pu’er. Questa decisione è stata una conseguenza diretta della principale produzione della prefettura, ovvero il prelibato Pu’er, uno dei più pregiati tè cinesi.

In realtà Pu’er è il nome originale della città, giacché fu cambiato in Simao nel 1950. Il clima temperato della zona è favorito dall’alta elevazione e dalla bassa latitudine, che hanno conferito all’intera regione estati tiepide e umide, e inverni soleggiati e secchi. Ad ogni modo questa prefettura è ancora discretamente sconosciuta ai più ma non mancano le meraviglie naturali e gli esotici villaggi che punteggiano l’intera regione, in attesa solo di essere esplorati e scoperti.

Mappa della contea di Pu’er

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Aini
GLI AINI. Un gruppo di donne della minoranza Aini. Gli Aini sono un sottogruppo Hani diffusi nelle prefettura di Puer e nello Xishuang Banna. Gli Aini sono famosi per il loro tè tostato. Al di fuori dei confini cinesi gli Aini sono conosciuti con il nome di Akha e si possono trovare nel Laos, in Birmania e Thailandia.

Pu’er è diventata celeberrima per il suo te’ delicato. Sono innumerevoli i segreti e le località sconosciute ai più celate nella sua esotica terra.

IL MARE DI NUBI DELLA MONTAGNA AWA

Durante l’inverno e la primavera, le valli dormienti della contea Ximeng, ai piedi del monte Awa, riposano sotto una spessa coltre di nubi bianche. Quando il sole si alza nel cielo, le nuvole contribuiscono a dipingere paesaggi incantati, ricordando delle onde di un mare che si infrangono lungo i declivi delle montagne. Immagini poetiche a parte, questa rimane una zona favorita dai fotografi per immortalare questo paesaggio tipicamente cinese. I diecimila acri del millenario giardino del te a Jingmai.

I Bulang
I BULANG. Un villaggio Bulang non distante da Pu’er. I Bulang sono i discendenti della antica tribù dei Pu.ng

Non distante dall’autostrada 214, questo giardino si trova nella fattoria Huimin. Qui, da tempo immemore vengono coltivati i cespugli del te più pregiato. E’ presente anche una pianta piuttosto unica, la “gamba di granchio”, una esotica piantina che cresce in legame simbiotico con le piante da tè. La produzione locale di tè è seguita prevalentemente dalle minoranze Dai e Bulang.

I Dai
I DAI. Un esotico villaggio Dai, la minoranza etnica più rappresentata nella regione. I Dai culturalmente sono affini ai Thailandesi.

IL VILLAGGIO QIANJIA

Nel nordest della contea Zhenyuan si sviluppa questa regione che ricopre un’area di circa 44 chilometri quadrati, con un dislivello che va dai 2000 ai 3137 metri sul livello del mare. Il villaggio Qianjia, il fiume Dulu, gli alberi di te selvatico, il sito storico di un’antica battaglia, le cascate di Dadiaoshui, il tempio Feilai e la Caverna del Monaco, costituiscono un paesaggio unico nel suo genere, caratterizzato da acque cristalline, fitte foreste e montagne grandiose.

te' pu'er
I cespugli del più pregiato te’ dello Yunnan

Nella foresta crescono migliaia di cespugli di tè selvatico; uno di questi ha oltre 2700 anni, ed è la pianta di tè più antica del mondo. Il Giardino Espositivo del Tè Pu’Er. Il giardino sulla collina Yingpan a 30 chilometri da Pu’Er occupa un’area di 300 chilometri quadrati. Lo sfondo su cui questo luogo si staglia è caratterizzato da sconfi nate coltivazioni di te,circondate da colline e montagne verdi.

Il giardino rappresenta il passato e il presente del te Pu’er da differenti prospettive: la sua origine, la sua evoluzione, lo sviluppo e il cambiamento, la sua storia e la sua cultura. Inoltre è possibile assistere a tutte le fasi della sua produzione: dalla coltivazione alla tostatura, senza rinunciare ovviamente a qualche assaggio. Disseminati per il giardino vi sono un museo, laboratori, sale da tè, padiglioni, etc. Se siete degli amanti di questa bevanda, o se siete semplicemente curiosi di una delle produzioni più tipiche della Cina intera, questo è il posto che fa per voi.

tè selvatico
TÉ MILLENARIO. Nella foresta di Zhenyuan vi sono antichissimi alberi di tè selvatico.

IL TEMPIO DI JINGDONG

Nella Contea Jingdong, nella cittadina di Jinping, si trova questo tempio, che copre un’area di oltre 5000 chilometri quadrati, di fronte alla montagne Yuping, da un lato e Fenghuang dall’altro. La struttura del parco è simmetrica lungo un’asse centrale rivolto verso est. I boschi silenziosi del parco in stile confuciano non possono non rievocare il lontano Shandong, dove la dottrina confuciana è stata inizialmente elaborata. Il cancello Lingxing, il portale e la sala Dachen, la piscina di Pan, la torre della campana in stile classico, sono disseminati per il parco.

Il Palazzo Menglian Xuanfu. Costruito nel 1406, il Palazzo Menglian Xuanfu era l’ufficio amministrativo del Signore della famiglia Dao. Per oltre 500 anni la famiglia Dao ha regnato incontrastata su questo territorio. Il palazzo è l’unico antico rappresentante dell’architettura sincretica Han e Dai nello Yunnan e copre una superficie di oltre 12000 chilometri quadrati. E’ l’unico edifi cio in buone condizioni dei 18 palazzi dei magistrati dell’intero Yunnan ed è considerato di alto valore artistico e storico.

architettura Dai
MONUMENTI. L’eredità culturale dei Dai è ben visibile nell’ architettura locale.

NUOYUN

Quella di Nuoyun, è l’ultima antica città Dai esistente in Cina. Non distante dalla riserva naturale degli Alberi di Drago, quest’antica città è suddivisa in cinque parti: quella superiore, quella centrale e quella inferiore, il Tumulo di Mangfang e il Poggio di Mangfang. Costruita nell’anno 651 del calendario Dai, ovvero nel 1289 dopo Cristo, conta più di 700 anni di storia.

LE PAGODE GEMELLE

Il tempio del Buddha dormiente nel villaggio Dazhai nella cittadina Weiyuan copre un’area di 3335 ettari ed è costituito da una cancello d’ingresso principale, da due pagode, una sala da pranzo, una sala principale e dai dormitori dei monaci. La sala principale e le due pagode gemelle sono rivolte verso sud. Più di cento monaci birmani, avvolti nelle loro tuniche gialle, vivono nel tempio. Le Pagode, costruite dal capitano Daohanchen sono alte più di dieci metri.

UN FESTIVAL DA NON PERDERE

Durante il Festival Menglian del Pesce Sacro alla vigilia del Festival dell’acqua, i Dai si vestono con i loro abiti migliori per venerare il Patriarca Buddista sulla Montagna Fahan. Questo periodo dell’anno dura venti giorni, durante i quali è vietato pescare. Una volta terminato, le genti dei Dai, dei Lahu e dei Wa si riuniscono a migliaia per pescare con metodi di pesca tradizionali.

Il festival del pesce sacro a Menglian
Il festival del pesce sacro a Menglian

Testi: Matteo Damiani
Foto:  Oliver Huang

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