China Suburbia: osservazioni sulla vita suburbana in Cina

China Suburbia è un progetto fotografico di Matteo Damiani che esplora e descrive i tre stadi dello sviluppo urbano nelle città cinesi e le loro conseguenze sulla popolazione.


Urbanizzazione in Cina

I villaggi urbani, situati ai margini delle metropoli cinesi, sono il terreno ideale per il proliferare di problemi sociali come il lavoro minorile, il crimine, l’alcolismo e la prostituzione. I villaggi urbani sono dei regni indipendenti circondati dai grattacieli.

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I Miserabili

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I miserabili – osservazioni sulla vita suburbana nei villagi urbani a Kunming.
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Con CinaOggi.it e China-underground.com, dal 2005 al 2012 abbiamo potuto testimoniare un’era di cambiamenti radicali. Verso la fine del 2005, ci siamo trasferiti in Cina e siamo arrivati nel condominio Aishilingeng Faguohuayuan, circondato dal villaggio urbano Luo Zhang. Aishilingeng si trova nella zona settentrionale di Kunming, nel distretto Panlongjiang. Il condominio aveva ricevuto il nome dalla cittadina di Eislingen, in Germania meridionale. Faguohuayuan vuol dire “Giardino Francese”. L’uso di nomi Europei è molto comune in Cina quando si deve trovare un nuovo nome per un complesso di lusso: il nome deve evocare un’idea di lusso e sofisticatezza. Un bacino inesauribile di idee da cui attingere è costituito dal Rinascimento Europeo. Nel 2007, di fronte al villaggio urbano di Luo Zhang è stato costruito il Beichen Fortune Center, un lussuoso centro commerciale pieno di cinema, karaoke, ristoranti e negozi.
villaggio urbano cinese
Un vicolo caratteristico di un villaggio urbano cinese.
Nonostante l’ambiente “ostile”, i residenti conducevano le loro vite normalmente: chi inseguiva i propri desideri e passioni, chi cercava di arricchirsi ad ogni costo e chi doveva combattere per racimolare qualche soldo per arrivare a fine giornata. Un microcosmo di storie e relazioni sociali.
i cinesi e gli alcolici-Alcolici in Cina
I giovani cinesi non hanno memoria delle miserie che hanno afflitto il recente passato cinese. Passano le loro serate a bere e scherzare negli shaokao, in bar improvvisati o balere.
Kunming, conosciuta come la Città dell’Eterna Primavera, sta conoscendo un periodo di grandi trasformazioni. Molti ancora vivono nelle vecchie, fatiscenti case, in attesa di essere ricollocati. Questo tipo di situazione si ripete quotidianamente in tutta la Cina. Ogni giorno, milioni di metri quadri di vecchi quartieri, vengono demoliti per fare spazio a lussuosi condomini e centri commerciali. Sebbene questi quartieri vengano o siano in procinto di essere demoliti, gli abitanti cercano di condurre una vita “normale”. I villaggi urbani, ad ogni modo, sono importanti per offrire opportunità economiche per i nuovi arrivati e per essere tra le zone più vitali delle città.
Il distretto era prevalentemente abitato da Yunnanesi, gente arrivata dalle province limitrofe e dagli stati confinanti come Vietnam, Myanmar e Laos. Costoro fanno lavori umili per supportare se stessi e le loro famiglie e vivono in condizioni difficili. La maggior parte della popolazione è costituita da piccoli artigiani, ristoratori, riciclatori, piccoli commercianti, massaggiatrici, parruchieri, lavoratori migranti, operai, farmacisti e medici improvvisati e prostitute. Villaggi come Luo Zhang generalmente sono situati ai limiti delle città. Con l’espansione della città, i campi precedentemente coltivati dagli abitanti, vengono espropriati, ricatalogati come terreno urbano e rivenduti dai governi locali. Immediatamente dopo l’acquisto, i villaggi tendono ad essere circondati da grattacieli. Sebbene situati in aree urbane, questi villaggi continuano a seguire uno stile di vita rurale. Di conseguenza, i villaggi diventano dei veri e propri regni indipendenti, al di là della legge e della pianificazione urbana.

Pars destruens

Dal 1949 al 1982, il ritmo dell’urbanizzazione in Cina è stato piuttosto lento. Nei quattro anni seguenti, la popolazione urbana aumentò del 37% dal momento che molti agricoltori in esubero si spostarono nei grandi centri urbani. Il piano del governo cinese è quello di integrare nel tessuto urbano il 70% della popolazione della Cina, quasi 900 milioni di persone, entro il 2025. 300 milioni di persone che vivono nelle zone rurali si sposteranno nelle città. Ogni anno, la veloce urbanizzazione creerà circa 1 trilione di yuan in opportunità di investimento per costruire nuovi servizi pubblici nelle città, come impianti di riciclo, di riscaldamento e di fornitura idrica.
Gli standard della pianificazione urbana in Cina continuano ad essere seguiti in tutte le città cinesi per semplificare le normative e facilitare l’uso delle terre e delle attività costruttive, per spingere e promuovere le economie locali e per migliorare le condizioni di vita nelle zone rurali ed urbane. I villaggi urbani cinesi sono popolati dai poveri e dalla popolazione transitoria. Sono associati al sovrappopolamento, ai problemi sociali ed allo squallore. Sono sovraurbanizzati e mancano di infrastrutture.
Inizialmente, il governo doveva procurare un lavoro e nuovi appartamenti in città per i lavoratori non qualificati, per compensarli della perdita delle loro case. Questa pianificazione inefficace e dispendiosa, fu però presto abbandonata nel primo periodo delle riforme cinesi.

Make Richly Apartments

città fantasma in Cina
stipendi cinesi
Operai cinesi. Foto di Matteo Damiani
Le terre ai confini delle aree urbane sono acquistate dalle municipalità a basso costo, vengono convertite ad uso urbano e poi vendute alle compagnie costruttrici ad un tasso molto più elevato. I guadagni sono enormi per gli investitori. Per ottimizzare al massimo gli investimenti, una compagnia deve comprare i lotti non appena diventano disponibili. Secondo la legge difatti, i costruttori devono necessariamente costruire qualcosa sui terreni immediatamente, per evitare di essere espropriati, nonostante le aree manchino di infrastrutture, servizi e popolazione.
città fantamsa in Cina
città fantasma cinesi
Il mercato immobiliare rimane un’importante fattore per la crescita economica cinese. Recentemente però, il trend è cambiato e nei primi otto mesi del 2015, il volume delle vendite di terreni edificabili in tutto il paese è crollato del 32,1%, arrivando a 141 milioni di metri quadri venduti, secondo i dati forniti dal dipartimento di statistica nazionale. Mentre fino a qualche anno fa la maggior parte dei lotti disponibili erano acquistati dalle grandi compagnie di costruzione, oggi molti siti rimangono invenduti alle aste. Di conseguenza, i lavori cominciano a diminuire. Mentre le vendite dei lotti continuano ad essere notevoli in grandi centri come Shanghai o Beijing, in altre città meno sviluppato, che costituiscono oltre il 60% delle proprietà immobiliari, le vendite sono state deboli.
Chenggong New Town è una città satellita situata poco a sud di Kunming, lungo le sponde del lago Dian. E’ stata progettata come futuro centro amministrativo e lavorativo per la regione metropolitana di Kunming, per ospitare 1,5 milioni di abitanti e caratterizzata da una serie di comunità interconnesse. L’edificazione è iniziata nel 2003. Ho avuto modo di visitare Chenggong tre o quattro volte. L’area ‘ prevalentemente disabitata, eccezion fatta per il mercato Luosiwan e per il nuovo campus universitario. Il governo, dal 2000, ha provato ad attirare nuovi abitanti senza troppa fortuna, nonostante il grande investimento. Nel 2012, la popolazione di Chenggong era prevalentemente composta da studenti, commercianti, operai e guardie di sicurezza. Ad ogni modo dal 2004 al 2012, Chenggong era soltanto un vasto e polveroso territorio, un patchwork di centri urbani in vari stadi di completamento, interconnessi da grandi isolati e stradoni vuoti. La città non sarà completata che dopo 20 anni dall’inizio dei lavori. Soltanto allora, potremo speculare suo suo successo.
La Cina sta “coltivando” centinaia di nuove e moderne città in tutto il suo territorio: sono attentamente progettate, sono una meraviglia di pianificazione urbana e il governo ha investito un’enorme quantità di denaro per la loro edificazione. Il problema è che numerose città sono tuttora completamente deserte. Vi sono numerosi fattori che contribuiscono al problema. Il piano originale di urbanizzazione prevedeva di riempire gli appartamenti entro il 2025. Ma questa aspettativa spesso non ha tenuto in considerazione del fatto che a volte il prezzo al metro quadro è troppo alto per una famiglia media cinese, spingendo quindi numerosi nuclei familiari a ricorrere a mutui decennali e a richiedere prestiti per comprare una casa; altre volte le città sono state costruite laddove non ce ne era bisogno, le proverbiali cattedrali nel deserto; altre volte ancora sono semplicemente state costruite troppo presto: quando le persone si trasferiranno negli appartamenti, le infrastrutture saranno già troppo vecchie. Ad ogni modo, le nuove aree urbane cinesi sono costruite per un futuro ancora lontano.

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