La peggiore siccità degli ultimi 60 anni e la Diga delle Tre Gole fanno scomparire il lago Poyang

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Poyang, un vasto specchio d’acqua dolce nel Jiangxi, habitat naturale per quasi mezzo milione di uccelli migratori, è ormai ridotto ad una sterile distesa di terra inaridita, spaccata dal sole.

Normalmente il lago dovrebbe ricoprire un’area di 3500 km quadrati, ma nell’ultimo mese l’area coperta dalle sue acque misurava soltanto 200 km quadrati. La sua storia recente è stata segnata dalla diga delle tre gole.
Nel 2002 è stato espressamente vietata la pesca. Nel 2007 le neofocene, i “maiali di fiume”(jiangzhu), sono praticamente estinti (la popolazione è dimezzata rispetto al 2007, e ogni anno cala di oltre il 7%), seguendo il destino dei baiji, ovvero dei rarissimi delfini di fiume che un tempo popolavano lo Yangtze.
Il dragaggio delle sue sabbie è un’importante forma di sostentamento per le popolazioni locali, ma allo stesso tempo il suo sfruttamento eccessivo è stata una delle cause della morte del lago. Storicamente la fama di questo specchio d’acqua era stata importante. Sulle sue acque si è svolta nel 1363 la battaglia navale omonima, che secondo alcune fonti sarebbe stata una delle più grandi battaglie navali di tutti i tempi.

Causa ed effetto

 Un tempo paradiso naturale, oggi distesa di terra secca. Un desolante spettacolo surreale. L’ultima siccità secondo Xinhua sarebbe stata causata dalla mancanza cronica di piogge che pertanto ha lasciato all’asciutto il lago e i fiumi tributari. Secondo molte altre fonti invece, più che i fenomeni atmosferici avversi, la vera causa della morte del lago sarebbe il controverso progetto della Diga delle Tre Gole, a 500 chilometri di distanza. La faraonica diga come si sa, finora è stata più causa di problemi che soluzione. Solo ora il governo comincia ad ammettere silenziosamente le responsabilità della diga in una lunga serie di problemi di difficile soluzione e che, sempre secondo le autorità, vanno risolte alla svelta.

Un progetto mal concepito

 Secondo Ye Xuchun, ricercatore presso la Chinàs Southwest University, “ogni anno, quando la Diga comincia a conservare le acque per innescare le turbine nei mesi invernali, il flusso delle acque dello Yangtze cala drasticamente.” Questo repentino cambiamento si è riflesso ovviamente sui fiumi tributari e sui laghi che dipendono dallo Yangtze. La stagione secca finisce così per arrivare mesi in anticipo.
Secondo uno studio di Ye Xuchun, in collaborazione con l’Università di Nanchino, la regolazione artificiale delle acque necessaria per ottimizzare la produzione energetica, finisce per influenzare tutto il basso bacino dello Yangtze.
Questo problema innesca una lunga serie di complicazioni derivate: manca l’acqua, non ci sono più pesci, gli uccelli migratori non hanno di che mangiare. Il governo ha persino cercato di gettare pesce e molluschi nelle acque del lago con elicotteri. L’impatto economico non è meno disastroso e si riflette sull’occupazione locale e il suo indotto. I porti locali sono in fallimento. Le barche rimangono abbandonate lungo le rive in secca. Il reddito procapite di una famiglia locale fino a qualche anno fa oscillava tra i 1600 e i 3200 USD/anno. Oggi raggiunge a malapena gli 800USD.
Fonti
Xinhua, Wikipedia, TheGuardian
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