I 10 imperatori più folli della storia della Cina

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Imperatori cinesi folli: 10 imperatori che con i loro vizi e con le loro politiche dissennate hanno condotto alla rovina le loro dinastie.

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China.org.cn ha pubblicato una interessante classifica dei peggiori tiranni delle dinastie cinesi imperiali.
 
I più inetti e crudeli imperatori hanno quasi tutti due cose in comune: hanno decretato la fine delle loro dinastie e sono tutti vittime delle proprie pulsioni.

Liu Ziye

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Liu Ziye (449-465) delle dinastie del sud, era il primogenito di Liu Jun, l’imperatore Xiaowu di Liu Song (420-589).
 
Divenne imperatore nel 464, con il titolo di Imperatore Qianfei, all’età di 15 anni e fu assassinato un anno dopo da suo zio Liu Yu, principe di Xiangdong.
 
È passato alla storia per la sua assoluta incompetenza, uccidendo parenti e alti ufficiali, e per la sua dissolutezza.
 
Il padre, l’imperatore Xiaowu, quando era ancora in vita, non nutriva simpatia per Ziye e aveva accarezzato l’idea di rimpiazzarlo con il fratello più giovane Liu Ziluan. Il risentimento verso il padre era cresciuto nel cuore di Ziye.
 
Una volta divenuto imperatore, Liu Ziye costrinse il fratello più giovane a suicidarsi e fece uccidere inoltre i suoi due figli avuti dalla moglie consorte Yin.
 
Il terrore di una cospirazione ai suoi danni lo spinse a eliminare tutta la corte e i ministri che avevano servito il padre.
 
Fece infine mettere agli arresti gli zii per paura che potessero ribellarsi, sottoponendoli a continue vessazioni.
 
Liu nutriva un piacere particolare verso l’incesto e costrinse la zia Liu Yingmei a convivere nel palazzo per soddisfare i suoi appetiti sessuali, poi fece uccidere il marito He Mai che ovviamente non nutriva molta stima nel giovane imperatore e cospirava ai suoi danni.
 
Ebbe numerose relazioni incestuose anche con la sorella Liu Chuyu.
 
La sorella si lamentava perché il fratello poteva godere di decine di concubine mentre a lei era concesso di avere un solo marito.
 
Liu, le concesse allora di avere innumerevoli amanti.
 
Ordinò poi a principesse e consorti di partecipare a orge pubbliche con i suoi servitori.
 
Altre volte costrinse alcune concubine ad avere rapporti sessuali con animali.
 
Chi disubbidiva, moriva.
 
liu-ziye

Chen Shubao

 Houzhu di Chen o Chen Shubao (553-604) è stato il quinto e ultimo imperatore della Dinastia Chen (557-589) durante le Dinastie del Nord e del Sud. Salito al trono nel 583 regnò fino al 589, quando le forze Sui conquistarono la sua capitale Jiankang e lo catturarono ponendo fine al suo regno di terrore.
 
Fu scortato nella capitale Sui Chang’an, dove continuò a indugiare nei suoi vizi fino alla morte, avvenuta nel 604.
 
E’ ricordato per la sua inettitudine, per la sua incompetenza e per la sua passione per la letteratura, il vino e le donne.
 
Il suo palazzo era dotato di tre padiglioni dedicati alla lussuria, dove le sue concubine, dietro la consorte Zhang e altri alti funzionari passavano la notte e il giorno a festeggiare, a comporre e ad intonare poemi gaudenti.
 
Ma come ancora ai nostri giorni succede, mentre l’imperatore se la spassava nel suo palazzo, il popolo era pesantemente tassato e sottoposto a continui soprusi.
 
I cadaveri di gente morta di fame e di stenti si ammucchiavano ai lati delle strade.
 
chen-shubao

Zhu Youxiao

L’Imperatore Xizong, Zhu Youxiao (1605-1627) è stato il quindicesimo imperatore della Dinastia Ming (1368-1644).
 
Dopo essere salito al trono nel 1620 all’età di quindici anni, fu sedotto dalla sua nutrice Madam Ke.
 
Zhu era nonostante tutto illetterato e non riusciva a comprendere gli affari di stato. Zhu aveva pertanto delegato per ogni decisione il famigerato eunuco Wei Zhongxian che aveva intessuto una relazione con Madam Ke.
 
Wei manipolando l’imperatore, era riuscito a piazzare tutti i suoi amici nelle posizioni di potere principali.
 
La fazione Donglin, fedele all’imperatore, aveva inviato numerosi memoriali che denunciavano le attività criminose di Wei, ma lo stolto imperatore nominò proprio Wei per deliberare sul caso.
 
Fini’ ovviamente in un bagno di sangue.
 
Chi non fu assassinato, fu esiliato. Durante il suo regno, Wei esercitò tutto il suo potere sulla popolazione e si acutizzarono i conflitti sociali.
 
La dinastia era ad un passo dal collasso quando Zhu morì in seguito ad avvelenamento. Tutti i suoi figli e le sue figlie morirono in giovane eta’.
 
Imperatore Xizong

Zhao Ji

 
L’ottavo imperatore della Dinastia Song (960-1279), Zhao Ji (1082-1135) o Imperatore Huizong, regnò per 16 anni.
 
Anche Zhao indugiava in una vita basata sulla lussuria, la letteratura e l’arte.
 
Artista talentuoso, ma imperatore incompetente che portò al collasso la dinastia dei Song settentrionali (960-1127).
 
Era circondato da una corte di funzionari che tramavano per eliminare i funzionari leali e che continuavano a spingere l’ingenuo imperatore alla ricerca del vizio.
 
Insoddisfatto dai piaceri concessi dalle concubine, aveva l’abitudine di travestirsi da cittadino e frequentare le prostitute ordinarie.
 
Nel 1126, all’alba della caduta della capitale Kaifeng sotto la spinta delle armate invasori dei Jin, abdicò in favore del figlio Zhao Huan (l’imperatore Qinzong).
 
L’anno successivo furono catturati entrambi e furono portati a Wuguocheng, nello Heilongjiang, tenuti agli arresti domiciliari. Huizong morì torturato nel 1135.
 
zhaoji

Sun Hao

 
Sun Hao (242–284), durante la Dinastia dei Tre Regni, fu il quarto e ultimo imperatore della dinastia dei Wu Orientali.
 
Fu un imperatore sanguinario e folle, che condusse alla dissoluzione la sua stessa casata e il periodo dei Tre Regni.
 
E’ stato ricordato come un imperatore incapace, sospettoso, stravagante, crudele e vendicativo.
 
Quando si insediò, abbassò le tasse e cercò di regolare il comportamento dei suoi ufficiali rilasciando numerose concubine, ma con il passare degli anni cominciò ad indugiare regolarmente nei vizi e si comportò da tiranno, facendo eliminare chi osava dissentire.
 
Cominciò a non curarsi più degli affari di stato, dedicandosi esclusivamente a perpetrare crudeltà su innocenti o a passare il tempo con le numerose amanti.
 
La sua tortura preferita era quella di scuoiare il volto delle sue vittime dopo averne strappato gli occhi.
 
sunhao

Liu Shan

Il figlio di Liu Bei, che fondò lo stato di Shu Han durante il periodo dei Tre Regni (220-280), fu l’imperatore Liu Shan (207-271) e l’ultimo regnante di questa breve ma intensa dinastia della Cina antica.
 
Conosciuto con il soprannome che gli era stato da bimbo, “A’dou”, il suo nome è ancora oggi sinonimo di persona assolutamente incapace di portare a termine qualsiasi cosa, nonostante le infinite risorse a disposizione.
 
Ascese al trono a 17 anni e non riuscì a trasformare lo stato in una nazione forte, nonostante fosse supportato dal fior fiore dei funzionari e degli strateghi imperiali, tra cui il leggendario Zhuge Liang e i suoi valenti generali.
 
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Yang Guang

L’imperatore Yang di Sui, ovvero Yang Guang (569-618), fu il secondo imperatore della Dinastia Sui (581- 618).
 
Yang astutamente usurpò il trono del fratello. Si dice che Yang assassinò persino il padre, l’Imperatore Wen.
 
Dopo essere asceso al trono nel 604, prese come consorti le favorite del padre, Lady Xuanhua e Lady Ronghua.
 
Fu tiranno  astuto e spietato.
 
Impose pesanti dazi alla popolazione e un regime di terrore. Sotto il suo regno furono completati alcuni grandi progetti come il Gran Canale, la ricostruzione di parti della Grande Muraglia e la costruzione di parti della capitale orientale Luoyang.
 
Durante il suo regno, Yang attaccò piu’ volte il regno coreano di Goguryeo (uno dei tre regni di Corea), senza mai prevalere. Il popolo, stremato, cominciò a sollevarsi sempre più spesso fino a quando Yang non fu costretto al suicidio nel 618.
 
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Toghun Temür

Toghun Temür (1320-1370), l’imperatore Shun, fu l’undicesimo e ultimo imperatore della Dinastia mongola Yuan (1260-1368).
 
Salito al trono nel 1333 a soli 13 anni fu ricordato come una testa vuota interessata solo al sesso.
 
Amante delle orge, fece costruire grandi palchi che ospitavano ballerine che si esibivano per la soddisfazione del drago.
 
Shun aveva in odio gli Han; sotto il suo regno promosse continue discriminazioni e oppressioni contro i cinesi e giunse persino ad ordinare l’omicidio di Han con i cognomi Zhang, Qang, Liu, Li e Zhao.
 
Inutile dire che la sua politica razzista condusse l’impero alla fine, la capitale Dadu (l ‘odierna Pechino) capitolò sotto la spinta delle truppe di Zhu Yuanzhang e l’imperatore Shun fuggì a Yingchang (in Mongolia Interna) dove morì di diarrea nel 1370.
 
toghun

Yelü Yanxi

L’Imperatore Tianzuo ovvero Yelü Yanxi (1075-1128), fu il nono e ultimo regnante della Dinastia Liao (916-11125).
 
Durante il suo regno, durato 25 anni circa, dimostrò la sua poca lungimiranza sottostimando il potere crescente del clan Wanyan che più tardi travolse il suo regno e fondò la Dinastia Jin.
 
Amava passare il suo tempo a cacciare, a pescare e a giocare, consegnando di fatto il potere nelle mani del fidato Xiao Fengxian, fratello dell’imperatrice che promosse personaggi malvagi come Li Chuwen ad alti incarichi.
 
Costoro oppressero il popolo e lasciarono sprofondare la dinastia nel caos e nell’oblio.
 
La sua negligenza costò lo stato che cadde in preda alla guerra civile tra i vari clan.
 
Nel 1124 fu catturato dalle truppe Jin, fu torturato e ucciso nel 1128.
 
Il suo corpo fu calpestato dai cavalli.
 
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Gao Yang

Gao Yang (529-559), ovvero l’imperatore Wenxuan dei Qi settentrionali, fu il primo imperatore della sua dinastia, nel periodo delle Dinastie del Nord e del Sud (420-589).
 
I suoi primi anni di regno sono caratterizzati da una certa premura verso le cose di stato.
 
In questo periodo il potere della Dinastia crebbe e divenne una specie di potenza militare per un breve periodo.
 
Ma con gli anni il carattere di Gao peggiorò e cominciò ad indugiare nel vino e nelle donne.
 
Mori’ nel 559.
 
Quando era ubriaco si lasciava andare ad atti di assoluta violenza gratuita.
 
Una volta decapitò la sorella della consorte Xue, con la quale intratteneva una relazione.
 
Un’altra volta, dopo aver fatto selezionare da un suo ministro alcuni malcapitati prigionieri, li uccise a sangue freddo per divertimento.
 
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