Alcuni siti sbloccati in Cina: Youporn si e Youtube no!

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Da venerdì un numero indefinito di siti internet, compresi numerosi siti pornografici, sono di nuovo accessibili dalla Cina.

Come spesso accade in questi casi, le ragioni di questa concessione non sono del tutto chiare. Dallo stesso giorno però risulta bloccato il sito Foursquare, che permetteva gli utenti di condividere informazioni sui luoghi più interessanti delle città attraverso i cellulari.

Le ragioni di questa ulteriore censura probabilmente possono essere ricollegate all’anniversario del massacro di Tiananmen, dal momento che numerosi utenti aveva segnalato proprio la celebre piazza pechinese tra gli hotspot da visitare.

La memoria della strage come tutti sanno è stata ufficialmente rimossa.

Pechino ha adottato la nuova dottrina di armonizzare la rete, ovvero oscurare tutti i contenuti considerati offensivi o socialmente pericolosi per la stabilità del paese.

Negli anni si sono così susseguite innumerevoli campagne per regolare internet all’interno dei confini cinesi.

Tra i siti sbloccati vi sono Voice of America, Vimeo e bit.ly. Ma mentre Youtube rimane un tabù, la sua versione pornografica è da adesso accessibile!

Intanto però tutti i web proxy più conosciuti e sfruttati non sono più funzionanti in Cina.

L’unica via per usufruire pienamente della rete internazionale sono i VPN, ovvero le connessioni protette a pagamento.

Secondo Kaiser Kuo, queste concessioni sono in realtà da imputare a qualche errore dei censori, dato che episodi del genere in passato sono accaduti più volte.

Fonte: Yahoo, Associated Press

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