CINEPRESE DA SHANGHAI E DINTORNI

Quattro proiezioni in due giorni, per esplorare una delle espressioni più promettenti del cinema cinese di oggi, il documentario indipendente.

Le organizza l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano il 5 e 6 maggio, all’interno della quarta edizione di DocuCity, rassegna/festival di documentari internazionali dedicati al tema delle città.

Mercoledì 5 maggio sarà dedicato a due pellicole che esplorano le problematiche legate al mondo metropolitano cinese.

Bumming in Beijing – The Last Dreamers (1990, 70’) di Wu Wenguang, ambientato a Pechino, filma le vite, le discussioni e le opere di giovani artisti, scrittori, registi e intellettuali (oggi diventati famosi) nella Pechino del 1989, l’anno della strage di piazza Tian’anmen. Ammassati in locali minuscoli negli hutong (vicoli) della città vecchia, i protagonisti si dibattono tra il proprio fermento creativo e la pesantezza del controllo da parte del governo.

Floating Life
(2005, 93’) di Huang Weikai affronta invece il problema dei cosiddetti “lavoratori migranti” (mingong) seguendo per tre anni, dal 2002 al 2005, la vita di un cantante venuto dalla campagna in città per cercare fortuna. Con lui, si segue la corsa della metropoli verso la modernità, ma anche le vicende di un artista che lotta per emergere in un Paese dove vivere in città non è concesso a tutti.

Giovedì 6 maggio, invece, le protagoniste dello schermo saranno le campagne cinesi.

The Sun in Winter (2002, 76’) di Zhao Gang, è ambientato nella provincia del Sichuan, teatro del tragico terremoto del 2008 e racconta l’esistenza dei contadini di un piccolo villaggio e della loro lotta per raggiungere la felicità. La telecamera segue i protagonisti nelle lunghe riunioni per discutere i loro problemi e votare i leader locali, ma si apre anche sugli incantevoli paesaggi della Cina rurale.

In Villagers Documentary Films (2005, 99’) di Wu Wenguang i contadini sono allo stesso tempo oggetto e soggetto delle riprese. Dopo una breve formazione, il regista ha affidato la cinepresa agli abitanti di villaggi di diverse zone del Paese perché ciascuno filmasse la propria vita e la propria storia. Il documentario a più voci è così un collage sperimentale che conduce negli angoli più disparati della Cina e nel cuore della realtà di questi registi non professionisti.

Le proiezioni si terranno dalle ore 16.00 alle ore 19.00 nell’Aula magna del Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano, piazza Montanelli 1, Sesto San Giovanni (Milano, MM1 Sesto Marelli). Ingresso libero.
La selezione dei documentari è a cura della sinologa Silvia Pozzi. Tutte le opere sono sottotitolate in inglese.

DocuCity è realizzata nel Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il CTU, la Biblioteca del Polo, la Sede di Via Noto, lo IED, il Comune di Sesto San Giovanni e l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, che ha curato la sezione dedicata alla Cina.

Per informazioni:
Tel. 02-50321675 (lunedì – venerdì, dalle 10.00 alle 13.00)
[email protected]
www.istitutoconfucio.unimi.it

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