Where Have All The Flowers Gone

Sicuro, abbagliante, modernissimo, Where Have All the Flowers Gone, trova la sua posizione nell’avanguardia della cultura pop contemporanea di Pechino.

Where Have All The Flowers Gone – Nashi huakai
di GAO Xiaosong (1999)

Origine: Cina
Durata:
90′
Produttori: Yan Yiyun, Tang Wanping, Sun Yian, Chen Ziqiu
Sceneggiatore: Gao Xiaosong
Fotografia: Yuan Xiaoman
Interpreti: Zhou Xun, Xia Yu, Pu Shu, Tian Zhen, Shu Yaoxuan, Zhao Kaige, Li Ming, Ma Zhaogang
Montaggio: Zhan Haihong
Musica: Zhang Yadong, Gao Xiaosong
Suono: Chen Chen
Direttore artistico: Zhao Xiaoyu

where have all the flowers gone Narra la storia onirica, giocosa e intensamente ro-mantica di una modella, Huanzi (Zhou Xun, indimenticabile in Suzhou River e in Hollywood Hong Kong), e dei due uomini che la amano: il meditabondo musicista Zhang Yang (interpretato dal musicista Pu Shi) e il giovane imprenditore Gao Ju (Xia Yu, il giovane e premiato attore di In the Heat of the Sun e Shadow Magic). Lo sceneggiatore-regista Gao Xiaosong era un autore di canzoni molto affermato e un regista di spot pubblicitari prima di Where Have All the Flowers Gone. Questi influssi sono evidenti: Flowers ricorre con fiducia alle immagini sature dei videoclip e degli spot per illustrare una storia largamente narrata in flashback, che talvolta è macchinosa da ricostruire. Pu Shi e Gao Yu notano la nuova studentessa Huanzi appena arriva all’università e se ne innamorano immediatamente. Concordano amabilmente di spartirsela: Pu Shi durante la settimana, Gao Yu il sabato (Huanzi ha la domenica tutta per sé). Si riuniscono ogni anno per il compleanno di Huanzi e filmano segmenti di un video-diario, ma si separano prima della laurea. Pu Shi scompare, per il tumulto emotivo causatogli dal matrimonio con Huanzi e dal successivo abbandono da parte di lei. Quando Gao Yu si imbatte nuovamente in Huanzi, ormai modella affermata, si mette a corteggiarla. Un biglietto nel portafoglio di lei lo riporta a Pu Shi, che manovra dietro le quinte mentre Gao Yu è trascinato dalla nostalgia tumultuosa dei loro anni di studio verso un destino più grave di quanto lui possa immaginare. Ma non bisogna preoccuparsi troppo della trama, che si dipana secondo una logica associativa, onirica. Zhou Xun e Xia Yu fanno capire perché sono considerati due tra i migliori giovani attori del cinema cinese. Irresistibili, attirano la macchina da presa come calamite, anche quando riescono a dare vita a personaggi gradevoli e riccamente sensibili nel cuore dell’ingegnosità e della giocosità del film. C’è solo da sedersi e godersi l’impeto dei passaggi più magici ed evocativi, le immagini sgargianti e gli intermezzi musicali funky, traboccanti delle strutture e delle vibrazioni della Cina metropolitana di oggi.

Si ringrazia per la collaborazione il Far East Film Festival

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