Shark Busters

Il regista Herman Yau dà al proprio lavoro un taglio politico con Shark Busters, un film di poliziotti e malviventi dissimile da quelli dello stesso genere che l’hanno preceduto.

Shark Busters – Baan sau chuk dak hin dui di Herman YAU (2002)

Origine:
Hong Kong
Durata:
95′
Soggetto:
Ho Chi Hang, Percy Cheung
Sceneggiatura:
Ho Chi Hang, Percy Cheung
Interpreti:
Danny Lee, Brian Ireland, Hui Siu-hung, Lam Suet , Ken Lo, Lai Suk Yin, Yeung Tin King, Fung Hak On, Jamie Luk, Turbo, John Ching, Alfred Cheung, Law Koon-lan, Seung Tin Ngo, Lee Siu-kei

La sceneggiatura si concentra intorno a una stazione di polizia dove il personale più anziano è invischiato in problemi finanziari. TC Lee (Danny Lee) ha debiti che finiscono sulle prime pagine della stampa locale, mentre i suoi colleghi sono incastrati con le banche o, ancora peggio, con gli esattori della malavita.

Quando Lee e i suoi colleghi vengono risucchiati nella spirale dell’usura e degli interessi, e delle tattiche di pressioni organizzate degli usurai, mettono in piedi un comitato di vigilantes e passano al contrat-tacco.

Il commento politico e sociale in Shark Busters ha la voce dei suoi personaggi, ivi compresi i malavitosi che ringraziano il governo rieletto di far crescere la disoccupazione e mettere un maggior numero di cittadini nella condizione di aver bisogno dei loro prestiti. Il personaggio di Danny Lee è oppresso dai conti in rosso per aver acquistato una proprietà su garanzia del governo che il mercato immobiliare aveva toccato i livelli minimi (cosa non vera).

E il poliziotto interpretato da Hui Shiu-hung è gravato dai debiti per aver fatto speculazioni immobiliari, comprando abitazioni costose per rivenderle velocemente e con profitto, prima della caduta del mercato. Le notizie dei quotidiani alla fine del film parlano di poliziotti suicidi.

La scelta dei personaggi rappresenta un cambiamento interessante rispetto alle regole del 2002, senza giovani divi nei ruoli importanti. Danny Lee e Hui Shiu-hung presentano piuttosto bene i momenti casalinghi più tranquilli mentre Lam Suet cattura l’attenzione del pubblico durante tutto il film nel ruolo del cattivo, con continui bip che enfatizzano il suo linguaggio osceno senza però far classificare il film come vietato ai minori.

A Brian Ireland viene affidato il personaggio più nuovo della sceneggiatura, un ricco avvocato appassionato di armi, che arriva alla stazione di polizia come ufficiale ausiliario, ma che rappresenta anche gli strozzini – e che ravviva la storia con un’ interpretazione entusiasta.

Si ringrazia per la collaborazione il Far East Film Festival

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