Princess Hibiscus di Huang Yu

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Chen Chulin, un erudito della dinastia Sung, ama la natura, soprattutto i fiori che coltiva nella sua casa in campagna.

Princess Hibiscus di Huang Yu (1957)

Durata: 100′

Lo spirito del suo fiore preferito, Principessa Ibisco, non può fare a meno di innamorarsi di un uomo così premuroso e si trasforma momentaneamente in una bella ragazza per danzare con lui.

Lo studioso, che dubita di avere sognato, scrive una poesia d’amore con una promessa di matrimonio e l’appende all’albero dell’ibisco.

Ma quando la Regina dei Fiori scopre che la Principessa progetta di sposare un mortale, la manda in esilio alla Montagna Ghiacciata e la promette in sposa allo spirito dell’Albero delle Banane. Incapace di sopportare il freddo pungente, Ibisco torna alla forma del fiore e viene scoperta solo per caso dallo studioso, che appende la sua giacca al ramo per rianimare il fiore afflosciato.

Accecato dalla gelosia, lo spirito dell’Albero delle Banane passa all’azione per eliminare il rivale…

Nove anni dopo il lungometraggio di Tan Xinfeng, Prince of the Big Tree (1948), poi andato perduto, la Great Wall Film Production distribuì la seconda animazione con pupazzi di Hong Kong, Princess Hibiscus, girato a colori su un palcoscenico teatrale, in 35mm.

Il regista Huang Yu dovette gestire una troupe di 100 anziani burattinai senza nessuna conoscenza del processo filmico. Huang venne scelto per la sua esperienza nella regia di elaborati musical, ma Hibiscus fu comunque una sfida enorme: la troupe doveva rifare la stessa scena molte volte, cantando canzoni imparate a memoria, mentre la macchina da presa si avvicinava per i primi piani e i dettagli.

Il teatro dei burattini era molto popolare nella provincia di Guangdong e, come già era avvenuto per Prince of the Big Tree, la storia si basava su di un famoso racconto popolare della regione. La sola copia esistente di Hibiscus è stata ritrovata nella Chinatown di San Francisco nel 1995 ed è stata successivamente restaurata dall’Hong Kong Film Archive.

Si ringrazia per la collaborazione il Far East Film Festival

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