Recensione di Incrocio d’Amore di YEE CHIN-YEN

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“Sveglia è notte è ora di alzarsi”, così Meng Kerou esorta l’amica Lin Yueh-chen ad uscire per fare un giro con lei.

INCROCIO D’AMORE – LANSE DA MEN – BLUE GATE CROSSING di YEE CHIN-YEN (2002)

Durata: 80’
Origine: TAIWAN, FRANCIA
Produzione: PYRAMIDE PRODUCTIONS – ARC LIGHT FILMS
Distribuzione: TEODORA FILM
Soggetto: Yee Chin-Yen
Sceneggiatura: Yee Chin-Yen
Interpreti: Chen Bo-Lin, Guey Lun-Mey, Liang Shu-Hui
Fotografia: Chienn Hsiang
Musiche: Chris Hou
Montaggio: Liao Ching-Song
Scenografia: Hsia Shao-Yu

Le due ragazze diciassettenni si dirigono così di nascosto nella piscina della scuola e spiano un giovane della squadra di nuoto che si allena: Zhang Shi-hao.

Lin Yueh-chen innamorata da tempo del ragazzo confessa all’amica di voler sapere se questi ha una ragazza, ma non avendo il coraggio di chiederlo di persona invita Meng Kerou ad informarsi al suo posto.

Meng Kerou senza problemi dal loro nascondiglio chiama Zhang Shi-hao ed uscendo allo scoperto propone al ragazzo di conoscere la sua amica, ma quando questa si volta verso di lei per presentarle il nuotatore, Lin Yueh-chen non c’è più. Zhang Shi-hao crede che il tutto sia stato un pretesto di Meng Kerou per conoscerlo. Meng Kerou fugge via imbarazzata mentre il giovane grida “Sono dello scorpione, gruppo sanguino zero, suono la chitarra e faccio nuoto”.

L’indomani Meng Kerou a casa dell’amica Lin Yueh-chen osserva sorpresa una scatola dove la ragazza conserva delle scarpe da basket numero 44 e 1/2, una bottiglia vuota, una penna, degli occhialini da nuoto ed un quaderno, tutti oggetti appartenuti a Zhang Shi-hao. Da tempo Lin Yueh-chen raccoglie la roba che lui butta e scatta al ragazzo delle foto di nascosto.

Poiché la sua timidezza le impedisce di farsi avanti chiede a Meng Kerou di consegnare al giovane una lettera scritta di suo pugno. Ma la mattina stessa della consegna sia Zhang Shi-hao che Meng Kerou vengono chiamati in presidenza: un compagno di classe del ragazzo ha incollato la lettere sul pavimento del porticato del liceo e indubbiamente la lettera è firmata con il nome di Meng Kerou.

Il ragazzo crede che la misteriosa Lin Yueh-chen, nominata dalla giovane come vera autrice della lettera non esista.

Tra le due amiche inizia un lungo silenzio, poiché Meng Kerou non ottiene alcuna motivazione che giustifichi la falsificazione della sua firma. Zhang Shi-hao inizia così a guardare con occhi diversi Meng Kerou: la segue nel tragitto che la conduce a casa ed inizia ad acquistare ogni sera cibo presso il chioschetto della madre della giovane: il suo desiderio è di uscire con lei.

Una sera riesce a strapparle un sì per un appuntamento, così l’indomani i due assistono ad un concerto sulla spiaggia.

Il ragazzo è timido ma felice di trascorrere il suo tempo con Meng Kerou, mentre questa quasi indifferente chiede a Zhang Shi-hao di baciarla. Egli, intimidito ancora di più, le propone di fare un tuffo e di insegnarle a nuotare.

La stessa sera Meng Kerou si dirige a casa di Lin Yueh-chen per raccontarle dell’appuntamento, ma l’amica non risponde al citofono.

Nel tragitto di strada verso casa Meng Kerou incontra il professore di ginnastica che si allena e dopo averlo lasciato parlare chiede anche a lui di darle un bacio.

Questi non profila parola così la ragazza prende la sua bici e torna a casa. L’indomani a scuola incrocia il professore nei corridoi ed intimorita fugge via mentre questi la insegue. La stessa sera Zhang Shi-hao si reca al chiosco sotto casa di Meng Kerou per parlare con la giovane, ma questa solo dopo che egli se ne è andato lo segue fino alla piscina della scuola e lo invita a non cercarla più né a scuola, né a casa, poiché ella non può innamorarsi di lui.

Zhang Shi-hao non capisce e ostinatamente le chiede il perché allora abbia chiesto un bacio.

Dopo molto la giovane risponde con una domanda: vuole sapere un suo segreto. Solo dopo averlo saputo confessa di voler bene a Lin Yueh-chen, di averla sempre aiutata poiché è innamorata di lei.

Il ragazzo crede si tratti di una scusa per lasciarlo, è convinto che Lin Yueh-chen non esista.

Meng Kerou spiega che voleva un bacio per vedere se i suoi sentimenti sarebbero mutati e per questo motivo aveva fatto la stessa richiesta al professore di ginnastica. Zhang Shi-hao decide così di sfiorarle le labbra ed ingenuamente le chiede subito se il bacio le è piaciuto, ma la fanciulla fugge via.

L’indomani dopo un periodo di lungo silenzio Lin Yueh-chen chiede a Meng Kerou se corrispondono a realtà le voci che girano di una storia tra lei e Zhang Shi-hao, Meng Kerou nega e si fa strappare la promessa di combinare un incontro per l’amica con il ragazzo. Lo stesso pomeriggio i due si incontrano.

Ma quando il giovane accompagna la ragazza a casa e questa chiede al giovane un altro appuntamento questi rifiuta. Subito dopo si reca a casa di Meng Kerou e non trovandola si dirige nella palestra della scuola.

Dopo una lunga serie di spintoni inizia a parlarle e le consiglia di confessare all’amica i suoi sentimenti. Lin Yueh-chen delusa dalla disastrosa uscita con Zhang Shi-hao brucia tutto ciò che le ricorda il ragazzo e piange sconsolata ed innamorata.

Continua però successivamente a raccontare le sue fantasie con il ragazzo all’amica che in un momento di coraggio le sfiora le labbra. Lin Yueh-chen continua a parlare come se non fosse accaduto nulla. Meng Kerou la sera sulla spiaggia riceve una telefonata da Zhang Shi-hao che la invita alla gara di nuoto della scuola.

Ritornata a casa si stende nel letto con la madre e le chiede come abbia affrontato l’abbandono del padre, questa convinta che la figlia sia stata mollata da Zhang Shi-hao le consiglia di riuscire a sopravvivere al dolore. Il giorno della gara di nuoto Meng Kerou non è tra il pubblico a tifare per Zhang Shi-hao.

I due si incontrano dopo. Iniziano a parlare ed il giovane chiede a Meng Kerou di avvertirlo per primo se un giorno inizieranno a piacerle i ragazzi.

Questa pellicola, presentata al Festival di Cannes 2002, vede protagonisti tre coetanei adolescenti, che si trovano per la prima volta a dover affrontare il tema dell’attrazione e la scoperta dell’amore.

L’avventura la vivono completamente soli, senza l’aiuto di genitori o altri adulti da cui prendere esempio.

L’unica figura genitrice che appare nella narrazione è quella della madre di Meng Kerou, la quale però non capisce cosa realmente stia accadendo alla figlia, forse poiché il dialogo tra le due è totalmente assente, ma ugualmente riesce a darle un consiglio universalmente valido: riuscire a sopravvivere al dolore.

Dubbi, timidezza, dispiaceri e comprensione si alternano durante l’intreccio della storia. Meng Kerou è un’amica ed un’innamorata sincera, farebbe di tutto per Lin Yueh-chen, anche rinunciare a lei, pur di vederla felice; così pure Zhang Shi-hao, il quale preferisce che Meng Kerou confessi il suo amore all’amica.

Il ragazzo, da quanto è intrigato dalla fanciulla è disposto pure all’attesa dell’eventuale, chissà se possibile, cambio di gusti sessuali di Meng. Non vi sono giudizi moralistici sull’attrazione di Meng Kerou per lo stesso sesso, il regista opera con un occhio oggettivo esterno riportando sullo schermo le palpitazioni, pulsioni e delusioni dei giovani protagonisti. Egli è spettatore del ballo tra le due giovani, nel quale Meng Kerou indossa una maschera raffigurante l’amato dall’amica. E così pure i suoi protagonisti non si ergono a giudici: Zhang Shi-hao che potrebbe apparire un giovane superficiale interessato solo a primeggiare nello sport, si rivela una figura aperta e comprensiva attratto da una fanciulla misteriosa ed enigmatica che lo porta a riflettere e crescere profilando parole di saggezza quando riflette sulle sue emozioni e su quelle che vive Meng Kerou “Ogni esperienza ci lascia qualcosa e quel qualcosa ci farà diventare adulti.”

Come la vita, il finale è aperto, chissà se Meng Kerou continuerà ad amare le ragazze o un giorno inizierà ad amare i ragazzi? Il fatto è che l’onestà, la semplicità e la gioia di vivere di Zhang Shi-hao ai suoi occhi sono qualcosa di speciale, un qualcosa che lo fanno apprezzare moltissimo, tanto che l’unica immagine certa del suo futuro è lui, è questo che conta per Meng Kerou, null’altro. Le tinte della fotografia sono brillanti, vivaci e calde.

L’ambientazione contribuisce notevolmente a valorizzare i colori: le vie di notte colorate dalle numerose insegne luminose; gli azzurri intensi della piscina della scuola; ed in special modo Taipei è presentata come una città molto verde dalle strade ricoperte da una ricca vegetazione di alberi e palme e dalle terrazze gremite di vasi e piante.

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