STORIA SEGRETA del CINEMA CINESE

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Il primo segmento della Storia Segreta del Cinema Asiatico è una speciale sezione monografica dedicata alla Storia Segreta del Cinema Cinese.

In questa sezione vengono presentati dieci titoli restaurati, prodotti tra la metà degli anni Trenta, ovvero la fine del periodo muto e l’epoca d’oro degli studios, e il passaggio alla Cina Popolare con la rivoluzione del 1949. Assieme a questi titoli sono programmati anche: due piccoli classici del cinema shangaiese di genere di quegli anni, conservati dalla Cineteca di Bologna; alcuni capolavori restaurati del grande regista Xie Jin; e infine, due veri e propri “incunaboli” del moderno, i primi film delle due Nouvelle Vagues cinesi degli anni Ottanta e Novanta (grazie alla collaborazione con la Cineteca del Friuli, che ha in casa quelle copie salvate da Müller).

Nella selezione “classica”, l’accento viene messo sui cineasti più “fuori norma”, quelli che hanno praticato con successo l’eretico connubio tra Hollywood e il cinema sovietico, come il grandissimo Sun Yu, oppure gli innamorati delle avanguardie europee (ma anche per loro Hollywood era vicina), come l’innovativo Yuan Muzhi. E non si dimenticano i grandi maestri (equivalenti cineasti di Renoir e Rossellini, Ozu e Mizoguchi) come Fei Mu, Shen Xiling, Zheng Junli e Shi Hui. Tra i titoli più rari c’è ancora Tieshan gongzhu (La principessa dal ventaglio di ferro, 1941) dei fratelli Wan Laiming e Wan Guchan, il primo lungometraggio d’animazione cinese. Tutte queste opere, da sempre discusse da studiosi e appassionati a livello internazionale, di rado sono state presentate al pubblico dopo i primi anni Novanta e mai, dopo la prima uscita, in copie che ne recuperavano l’originario splendore.

Come annunciato dall’attrice e produttrice Xu Feng durante la cerimonia di chiusura della 61. Mostra, sta finalmente partendo un progetto di ricostruzione del corpus del più straordinario cineasta hongkonghese di arti marziali King Hu. Il primo dei restauri completato restituisce al suo primitivo splendore “scope-colore” Ritratto di patrioti e martiri, film di pirati e kung-fu (presentato più di vent’anni fa nelle Mezzanotti veneziane).

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