Aperti agli esperti Oms due ospedali militari

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Pechino – 16 aprile – L’Organizzazione Mondiale della Sanità può visitare due ospedali militari in Cina, dopo una serie di lunghissime pressioni fatte al governo cinese. Pechino ha dato il lascia passare all’interno dei due ospedali super sorvegliati, dove più medici hanno già affermato siano ricoverati molti pazienti, più di quanti il governo dichiari, affetti dal virus della sars. Wolfgang Preiser, un virologo tedesco dell’Oms, dopo aver visitato un ospedale militare di Pechino sostiene che molti dei casi che ha incontrato sono stati taciuti dal governo. Ma i funzionari del governo cinese continuano a dichiarare che i ricoverati colpiti dalla Sars, presenti negli ospedali militari sono già stati conteggiati nelle cifre ufficiali fornite, ma tutto ciò è poco probabile perché in Cina quasi tutte le informazioni di interesse militare sono coperte dal segreto di Stato. Il sistema di registrazione militare, attualmente in uso nella nazione orientale, non è collegato a quello municipale. Una squadra di cinque specialisti si è messa già all’opera, per una accurata ispezione degli ospedali ed entro domani gli esperti finiranno l’indagine preliminare. Altre squadre si recheranno anche nelle altre zone della Cina che sono state colpite della polmonite atipica. La Cina in tutta questa situazione è fortemente criticata, poiché non ha messo a disposizione le informazioni sulla patologia nonostante fosse proprio uno degli epicentri dell’epidemia. L’Oms è molto preoccupata nell’affrontare quest’indagine, perché teme di trovare un numero di ben cinque volte maggiore, di persone già infette dal mortale virus, ma è sicura che indagando affondo potrà capire come meglio essere d’aiuto in questa drastica epidemia. Una speranza riposa ora nella campagna sanitaria promossa dal governo, la quale dovrebbe prevenire a Pechino l’esplosione di un’epidemia di proporzioni simili a quella della provincia meridionale del Guangdong. Nel mondo la polmonite atipica ha già ucciso oltre 130 persone. Due persone sono attualmente ricoverate in ospedali spagnoli presentando i sintomi della sars: un cittadino britannico, di ritorno dall’Australia che ha fatto scalo ad Hong Kong ed un cittadino spagnolo di ritorno dal Canada. Un’altra vittima è stata riscontrata in Mongolia, dove altre sette persone sono state contagiate. Un caso sospetto è stato segnalato anche in Israele. La psicosi causata dalla paura dell’epidemia mortale ora ha contagiato anche internet: un sito cinese ha diffuso la notizia di un’altra nuova epidemia misteriosa che si sarebbe diffusa nel Paese facendo 143 vittime. La notizia è stata immediatamente smentita dall’Ufficio per la salute del governo municipale di Pechino.

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